Salvini: «Aiuti ai comuni in dissesto e per Napoli lavoriamo per l'unità»

Salvini: «Aiuti ai comuni in dissesto e per Napoli lavoriamo per l'unità»
di Claudio Coluzzi
Lunedì 21 Giugno 2021, 08:39 - Ultimo agg. 22 Giugno, 08:24
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Matteo Salvini posiziona un leghista, il consigliere regionale Gianpiero Zinzi, come candidato sindaco del centrodestra a Caserta e lavora per costruire l'unità anche su Napoli.


Il tema centrale delle amministrative è un po' ovunque la condizione di dissesto o predissesto. Sindaci e candidati chiedono iniezioni di fondi nazionali per poter operare. Qual è la posizione della Lega?
«Le colpe di pessimi amministratori non possono ricadere sui cittadini. Da una parte, i Comuni vanno aiutati. Dall'altra, chi ha sbagliato deve pagare. Quando eravamo al governo, nel 2019, aiutammo Catania e i suoi cittadini con un finanziamento importante, per evitare che i disastri della sinistra significassero licenziamenti, immondizia per le strade e mancanza di vigili».


A Caserta, il capogruppo in Consiglio regionale Gianpiero Zinzi accetta la candidatura proposta anche da Fdi e Fi, ma chiede un impegno nazionale per un Salva Caserta in finanziaria. Lei cosa risponde?
«Proposta seria e responsabile che avrà il nostro sostegno: chi ambisce a guidare una città deve conoscere la situazione finanziaria del proprio comune.

Quella di Zinzi è una richiesta di buonsenso che certamente sarà accolta positivamente anche dagli alleati».

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Se c'è un «Salva Caserta» perché siete tiepidi su un «Salva Napoli»?
«Per Napoli vale lo stesso discorso di Caserta. La pessima gestione di De Magistris non può danneggiare ulteriormente i napoletani, ma chi ha causato il buco deve essere inchiodato alle proprie responsabilità, anziché scappare in Calabria per cercare un'altra poltrona pagata dai contribuenti».


E a Napoli ci sarà il simbolo della Lega? È Maresca il vostro candidato?
«Maresca è un magistrato in prima linea da anni nella lotta alla camorra, ama e conosce la sua città quartiere per quartiere, problema per problema. Ci stiamo confrontando con lui sulle idee per far tornare grande Napoli e poi decideremo. Per il bene della città, lasciando in secondo piano gli interessi dei partiti».


È delle ultime ore l'ipotesi che Fratelli D'italia fa lo strappo e si presenta da sola a Napoli con la Meloni capolista...
«Non commentiamo le voci o le ipotesi, lavoriamo per unire».


Torniamo a Caserta, primo candidato sindaco unitario centrodestra in Campania. Qual è la valenza?
«Enorme. Da quando la Lega è prima forza del Paese e del centrodestra, abbiamo lavorato per presentarci compatti agli elettori e sottoporre loro una proposta seria e credibile - anche quando non eravamo convinti di alcune proposte degli alleati - e ora il centrodestra è compatto ovunque e ovunque ha le carte per vincere. Quindi ora la situazione ci consente di amministrare con ancora maggiore efficacia nell'interesse dei cittadini. Le divisioni incomprensibili del passato, che favorivano la sinistra, non ci sono più».


Quale l'apporto che un sindaco leghista può portare alla Campania?
«Idee, progetti, entusiasmo, novità. Uniti a impegno e capacità che fanno sempre la differenza, da Nord a Sud. Vogliamo raccogliere i frutti di un lungo lavoro, iniziato anni fa, e che ora conferma la Lega forza radicata anche in Campania con una classe dirigente stimata e all'altezza. Un anno fa Gianpiero mi ha portato sul cantiere del Policlinico di Caserta, una grande opportunità, una risposta alle esigenze sanitarie del territorio e un'occasione lavorativa. Eppure purtroppo oggi è ancora, al netto del grande impegno dell'Università Vanvitelli, il simbolo di ritardi e mancate promesse che i cittadini non possono più tollerare. Caserta può diventare la vera porta del Mezzogiorno, uno snodo cruciale per posizione geografica, storia e potenzialità. Penso anche alla splendida Reggia di Caserta: è un gioiello di innegabile valore che, con un legame più forte con la Città, può trasformarsi in motore di sviluppo economico inarrestabile e in strumento per creare opportunità di crescita per il territorio. Obiettivi veri che amministratori capaci possono cogliere anche con il necessario supporto a livello nazionale. Sanità, Cultura e Turismo, ma al centro anche le tematiche ambientali per le quali tutti sanno Zinzi avere una sensibilità spiccata per le sue battaglie contro la Terra dei Fuochi».


Da ministro dell'interno ha lavorato molto sulla Campania, cosa può fare secondo lei un sindaco sul fronte criminalità e sicurezza?
«Un sindaco può operare bene, soprattutto se aiutato dal governo. Ecco perché quando ero al Viminale davo grande importanza ai comuni: penso ai fondi per la videosorveglianza e a iniziative innovative come scuole sicure o spiagge sicure. Il primo passo, però, è avere amministratori sensibili e capaci di ascoltare. A sinistra abbiamo visto troppi sindaci negare il problema sicurezza per motivi ideologici. La Lega e il centrodestra vogliono portare un approccio concreto e pragmatico».

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