Comunali a Napoli, Potere al Popolo vota Alessandra Clemente: «Ma mai con Manfredi»

Comunali a Napoli, Potere al Popolo vota Alessandra Clemente: «Ma mai con Manfredi»
di Dario De Martino
Martedì 15 Giugno 2021, 08:30 - Ultimo agg. 20:42
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Se Potere al popolo sosterrà Alessandra Clemente, la candidata non dovrà appoggiare Gaetano Manfredi neanche al ballottaggio. È una delle condizioni poste dal movimento alla Clemente in cambio del sostegno alle prossime elezioni amministrative di ottobre. E non è un caso che nei giorni scorsi la candidata abbia parlato della costruzione di «un fronte di alternativa al draghismo, al centrodestra e al centrosinistra». La strada, quindi, è segnata verso una chiusura all'intesa con Manfredi anche all'eventuale secondo turno. Ma l'intesa Pap-Clemente ci sarà? Probabilmente sì, ma non c'è ancora la certezza. Si sono concluse ieri alle 21 le votazioni online degli iscritti al partito per decidere se sostenere la Clemente oppure correre da soli. Alcuni rallentamenti alla piattaforma online per il voto hanno portato il calcolo dell'esito elettorale fino a notte fonda. Dal partito preferiscono non sbilanciarsi: «Le nostre sono vere consultazioni con gli iscritti e sono loro a decidere. Non siamo davvero in grado di sapere quale sarà l'esito». La sensazione, però, è che si vada verso l'ok all'accordo.

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L'appoggio alla Clemente è l'opzione caldeggiata dalla maggior parte dei leader del partito, così come è emerso anche dall'assemblea di sabato scorso che ha anticipato la due giorni di votazioni online. Se le sensazioni saranno confermate dal voto e Pap sosterrà la Clemente, la scelta del partito nato dell'ex Opg di Materdei potrebbe non rivelarsi di secondo piano per il destino delle elezioni. Il mancato sostegno a Manfredi, anche al ballottaggio, da parte della Clemente significherebbe un centrosinistra diviso non solo al primo turno ma anche nell'eventuale sfida decisiva con Maresca. Ma non solo il «no» agli accordi con tutti i partiti che sostengono il Governo Draghi. L'altro tema per il quale Pap ha posto una condizione per l'alleanza è la discontinuità con alcune scelte dell'attuale amministrazione. In particolare hanno chiesto «un maggior coinvolgimento dei cittadini rispetto ad una gestione troppo accentrata della macchina amministrativa». Un segno di novità che vorranno vedere già dalla presentazione delle liste. Sono state proprio le rassicurazioni sull'autonomia della proposta della Clemente a convincere gli attivisti ad avviare il percorso che li ha portati al voto che potrebbe vedere, quindi, per la prima volta l'ingresso in una coalizione del partito nato dall'ex Opg. Con l'adesione di Pap al progetto Clemente si allarga il perimetro politico della candidata e l'asse si sposta con decisione verso sinistra. Un qualcosa che già nelle scorse ore ha provocato alcuni mal di pancia negli esponenti più moderati di demA. Pap si presenterà con il suo simbolo e la sua lista. E pure Rifondazione comunista e Partito comunista italiano tentano di portare nella coalizione il simbolo della falce e martello. Prova a presentare la sua lista anche Davvero, partito guidato a Napoli dagli ex Verdi Stefano Buono e Marco Gaudini.

A chiudere il quadro c'è demA, in cui si candideranno alcuni tra i consiglieri e gli assessori uscenti, e le due liste più direttamente legate alla candidata: Clemente sindaco ed un'altra che dovrebbe guardare ai più giovani, ispirata dall'associazione Napoli 2030. 

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