Comunali a Napoli, Manfredi accelera sulla coalizione light: «Con me solo 12 liste»

Comunali a Napoli, Manfredi accelera sulla coalizione light: «Con me solo 12 liste»
di Dario De Martino
Giovedì 10 Giugno 2021, 09:27 - Ultimo agg. 11 Giugno, 08:32
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Il magic number potrebbe essere il dieci. O al massimo il dodici. Questo il numero di liste che dovrebbero sostenere Gaetano Manfredi. È la scrematura del numero di partiti e movimenti che lo sosterranno uno dei punti principali a cui sta lavorando l'ex rettore. Bisogna passare dai 24 partecipanti al tavolo di coalizione ad uno schieramento più che dimezzato attraverso sapienti accorpamenti dei vari movimenti. Ma non solo. Nell'agenda dell'ex ministro tra le priorità c'è anche la stesura del programma. Per questo motivo Sergio Locoratolo, collaboratore di Manfredi, ha inviato una lettera a tutti i partecipanti al tavolo di coalizione.

La richiesta è quella di individuare una persona che le rappresenti al tavolo programmatico. Ma andiamo con ordine. Per quanto riguarda le liste, nell'operazione di snellimento della coalizione c'è ancora lavoro da fare, ma le idee iniziano ad essere più chiare. Ci sarà la lista del candidato Manfredi sindaco, poi quelle dei partiti maggiori che sostengono l'alleanza: Partito democratico e Movimento 5 Stelle. A proposito dei dem si ragiona già da tempo sui nomi in lista: da Enza Amato, prima dei non eletti in consiglio regionale che potrebbe essere la capolista (o in alternativa ci sarebbe Anna Riccardi, presidente della Fondazione Famiglia di Maria), ai consiglieri municipali pronti al salto in via Verdi: Pasquale Esposito, Gennaro Acampora, Tommaso Nugnes, Nicola Pezzella.

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Continua il corteggiamento anche di Flavia Sorrentino, ex responsabile dello sportello Difendi la città con l'amministrazione de Magistris. La sinistra, invece, proporrà una lista unitaria composta da Articolo 1, Psi e con ogni probabilità Sinistra italiana. Sarebbe compatibile con quest'area anche la Napoli coraggiosa di Sergio D'Angelo qualora chiudesse l'accordo con Manfredi, ma è un discorso ancora prematuro. L'area deluchiana potrebbe esprimere due liste: Napoli libera, direttamente legata al governatore, ma dovrebbe presentarsi anche La città ispirata da David Lebro, già presente in consiglio comunale.

Più caos tra i movimenti di centro dove l'ampia area dei moderati e dei riformisti prova a fare sintesi. Italia Viva va verso la proposizione di una lista propria, forte sia del rilievo nazionale del partito che del 7% ottenuto alle ultime regionali. Per il resto, prova ad unire le forze Più Europa e in particolare il consigliere regionale Fulvio Frezza che nei giorni scorsi ha avanzato l'ipotesi di un «progetto politico riformista unitario come sta accadendo a Milano». Un dialogo in questo senso è in corso con Centro democratico, Moderati, Liberaldemocratici, Azione e gli Amici dell'Avanti. Alla fine, comunque, potrebbero essere due le liste centriste.

Resta ancora dubbia, invece, la posizione di Europa Verde. Il patto su Manfredi stretto a Roma anziché a Napoli non è piaciuto agli ambientalisti.

I Verdi hanno due opzioni: rientrare nella coalizione oppure tentare la corsa solitaria candidando a sindaco Francesco Emilio Borrelli. La decisione, sulla base di consultazioni interne al partito, dovrebbe avvenire nel giro di una decina di giorni. In attesa che la questione si risolva (dalle parti dell'ex rettore c'è fiducia di riuscire a ricucire lo strappo) i Verdi hanno risposto con una lettera all'invito di Locoratolo. Nella missiva il partito ambientalista ha spiegato che finché non sarà definito l'eventuale rientro in coalizione non parteciperà alla stesura del programma. Gli altri movimenti già presenti dello schieramento dell'ex ministro, invece, si stanno attrezzando per inviare i loro nomi e contributi.

Il Pd presenterà al tavolo il presidente del partito in città Paolo Mancuso e Berardo Impegno. Lotta alla povertà, transizione e una città vivibile. Queste le priorità dei dem. I servizi a livelli adeguati per i cittadini e il decoro urbano sono tra i punti principali che trovano maggior condivisione tra i partecipanti al tavolo, compreso il Movimento 5 Stelle che non ha ancora deciso chi sarà il delegato (potrebbero esserci Alessandro Amitrano o Luigi Iovino). Italia Viva, rappresentata da Graziella Pagano (che potrebbe però individuare un altro profilo per il tavolo) punta su ambiente, digitalizzazione e un piano energetico comunale proposto dall'altro coordinatore cittadino Apostolos Paipais. Il giovane avvocato e dirigente di Articolo 1 Vincenzo Di Costanzo, invece, porterà avanti i temi delle periferie e del sociale. Dalla sua avrà già un documento ricco di spunti messo a punto da Articolo 1.

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