Comunali a Napoli. Mastella: «Sto con Manfredi perché stimo De Luca che mi dà una mano»

Comunali a Napoli. Mastella: «Sto con Manfredi perché stimo De Luca che mi dà una mano»
di Adolfo Pappalardo
Mercoledì 28 Luglio 2021, 09:35 - Ultimo agg. 29 Luglio, 08:15
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«Rimango dove sono: sostengo Manfredi nonostante i grillini e il Pd siano contro di me a Benevento. Lo faccio per stima nei confronti di De Luca», argomenta Clemente Mastella, leader di Noi Campani, che ha rotto con la lista di ex forzisti. Alimentando le voci più disparate. Da «sta con Bassolino» a «sta con Maresca» alimentando veleni e accuse di trasformismo. «I trasformisti sono i grillini: a Napoli con me e il Pd, a Benevento con il Pd contro di me e così a Salerno contro il sindaco uscente del Pd. Fate voi...».

Mastella, anzitutto come vede queste comunali a Napoli?
«Combattute: la coalizione di Manfredi ha maggiori chance ma è difficile farcela al primo turno come qualcuno crede.

Meglio non illudersi, quindi, perché sarebbe complicato gestire una situazione diversa successivamente. E poi, nelle grandi città, è difficile se non impossibile vincere senza il ballottaggio».

Solo illusioni, quindi?
«Vuole che Bassolino non prenda i suoi voti? E la Clemente, per quanto pochi, ne prenderà altri: sarebbe un miracolo vincere al primo turno. Ma la formula politica imperniata Pd-5Stelle può vincere a Napoli, il problema è altrove».

In che senso?
«Senza i moderati e un progetto strutturato non si vince nemmeno fino al 2055... Guardi solo la storia recente: il centrosinistra non vince dal 2006 quando l'Udeur in Campania fu determinante con i suoi 300mila voti per le politiche. Da allora nulla».

Eppure De Luca ha aperto ai grillini.
«È la somma che fa il totale diceva Totò ma l'addizione di Pd ed M5s non garantisce la vittoria: è semplice matematica politica. Per questo dico che serve una Margherita 2.0».

Intanto i grillini sono contro di lei a Benevento, ma a Napoli sono alleati.
«Io sostengo il Pd ovunque ma qui è contro di me in combutta con i grillini. Ma sa che le dico? Non mi frega nulla».

Però lei continua ad appoggiare il Pd e Manfredi a Napoli: perché?
«Io sto dove sono per De Luca di cui ho stima. E appoggio Manfredi perché i deluchiani mi sostengono a Benevento. Mi hanno chiesto di dare una mano e loro la danno a me».

Eppure il trasformista è lei per antonomasia.
«Io? Ma guardi i grillini: mai con la Lega eppure con loro hanno fatto due governi. Sono loro i veri trasformisti perché hanno perso la loro identità e come Diogene la cercano con il lanternino ma senza trovarla. Dovevano aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno ma loro si son trasformate in anguille invece...».

Qualcuno in queste ore l'ha data anche verso l'ex governatore Bassolino.
«Rimango dove sono con Manfredi ma il Pd ha sbagliato a non tenere con sé una personalità come Antonio Bassolino che corre da outsider. Guardi che alcuni politici si rottamano ma altri no. Prenda Antonio, De Luca e me: siamo tre settantenni terribili, mi lasci passare il termine, e siamo ancora una calamita per il consenso elettorale. Io pure potevo creare problemi, cercare spazi, ma rimango dove sono».

Eppure ha accarezzato l'idea di candidarsi a governatore.
«Sono un sindaco tra i più amati d'Italia secondo le classifiche e ho fatto una scelta diversa: rimanere qui».

Spaccando le coalizioni.
«Alla fine si è spaccato sia il centrodestra (Fi è con lui, ndr) che il centrosinistra».

Come mai?
«Tutti a dire Mastella no ma senza fare proposte alternative. Addirittura Pd e grillini hanno deciso di candidare un massone dichiarato che ha appena qualche anno meno di me. Ma con che faccia l'M5s lo farà votare? Proprio loro che nel regolamento, lo vada a leggere l'articolo 6 del loro Statuto, vietano l'iscrizione dei massoni. Contro di me, una sorta di odio che è più forte della loro etica».

I grillini la odiano così tanto?
«Voterebbero pure uno al 41 bis pur di non farlo per me...».

A Napoli doveva fare una lista con alcuni ex di Fi ma il giorno della presentazione pur annunciato lei non c'era: cosa è accaduto?
«Non mi è piaciuta la conduzione del progetto ed ho deciso che è meglio non fidanzarsi se poi sai già che divorzierai».

E non si presenta?
«Certo: sto preparando le liste con un altro gruppo di amici».
 

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