Alla fine è una formalità di poco più di 40 minuti. Giusto il tempo dell'ok alla variazione di bilancio per permettere l'assunzione del personale comandato e l'istituzione delle 4 commissioni speciali che vanno all'opposizione. Su tutto spicca l'assenza, per la seconda volta, del governatore De Luca alla seduta del consiglio regionale dove si registra solo qualche timido malumore dei grillini, ma non più agguerriti come un tempo contro la maggioranza. Anzi.
È la seconda volta che si convoca l'assise dopo le elezioni di settembre scorso.
Prima delle commissioni, il presidente del consiglio Gennaro Oliviero, dà comunicazione della formazione dei 10 gruppi consiliari con il Pd che con 9 è il più numeroso. Poi l'aula approva, a maggioranza, la proposta di istituire quattro commissioni speciali: Trasparenza e Anticamorra (già presenti nella precedente legislatura), Aree interne e innovazione. E qui si consuma il primo strappo tutto interno ai grillini perché Maria Muscarà sceglie l'astensione.
«Mi sto chiedendo il motivo per il quale la commissione Terra dei Fuochi non è stata rinnovata. Probabilmente - attacca la consigliera grillina nel suo intervento - dipende da una spartizione di poltrone che non prevedeva questa commissione. O probabilmente è proprio la maggioranza che non vuole controllo». Astensione che pesa specie se all'interno del gruppo grillino, sempre compatto su ogni scelta negli ultimi 5 anni, e su un tema come la Terra dei fuochi, cavallo di battaglia dell'M5s campano. Ma il clima è cambiato. Prova a metterci una pezza la capogruppo Valeria Ciarambino: «Auspico che il tema della Terra dei Fuochi diventi oggi centrale per i lavori del consiglio regionale. C'è tanto materiale raccolto da quella commissione di controllo, i cui poteri di azione erano purtroppo limitati alla sola denuncia». Critico invece il capogruppo della Lega Giampiero Zinzi: «Il tema della Terra dei Fuochi per noi è centrale. Rivendico con orgoglio e forza il grande lavoro fatto dalla commissione che ho presieduto durante la scorsa legislatura. Ci sono tanti focus ancora aperti che porteremo di nuovo in consiglio». Solo in finale la Ciarambino tira fuori un po' gli artigli. «Ho chiesto già nella scorsa seduta di istituire un luogo permanente per discutere dell'emergenza Covid tra presidente e consiglieri regionali. Niente. Perché - ed è l'unico graffio grillino - non è possibile che dobbiamo sapere qualcosa solo dalle dirette di De Luca».