Consiglio regionale della Campania, partono le commissioni: la sanità assegnata a un renziano

Consiglio regionale della Campania, partono le commissioni: la sanità assegnata a un renziano
di Carlo Porcaro
Lunedì 9 Novembre 2020, 12:00
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Oggi si mette finalmente in moto la macchina amministrativa del Consiglio regionale. A due settimane dall'insediamento dei nuovi consiglieri, con l'elezione dell'Ufficio di Presidenza dell'Aula, stamattina si insedieranno le commissioni ordinarie su input del presidente Gennaro Oliviero. Il primo passo obbligato per cominciare a studiare e preparare provvedimenti normativi da portare poi nell'Assemblea, la cui prossima seduta dovrebbe tenersi intorno al 20 novembre. Il condizionale è dovuto all'emergenza Covid in corso che ha colpito anche alcuni consiglieri regionali, affetti da coronavirus oppure ristabilitisi da poco tempo. La scelta di presidente, vice e segretario dei vari organismi consiliari non può svolgersi in modalità a distanza perché il regolamento prevede lo scrutinio segreto. Salvo sorprese, i giochi per la distribuzione delle poltrone sono per lo più chiusi. 

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Da definire nel dettaglio i numeri due delle commissioni più delicate, in un bilanciamento tra i partiti della maggioranza: un ruolo sarà attribuito ai tre dem Massimiliano Manfredi, Maurizio Petracca ed Erasmo Mortaruolo. Alla prima commissione Affari generali andrà Giuseppe Sommese neoeletto con i Liberaldemocratici ed ora membro del gruppo a quattro con Fulvio Frezza, Francesco Borrelli e Pasquale Di Fenza (capogruppo); al Bilancio, sarà confermato il fedelissimo di De Luca, il salernitano Franco Picarone, come fortemente voluto dallo stesso governatore; la guida della Terza Commissione, che si occupa di Attività produttive quindi materia determinante in un periodo di crisi economica per la pandemia, sarà appannaggio invece di un altro neoeletto vale a dire Carmine Mensorio di Centro Democratico; la commissione Trasporti a Luca Cascone già delegato della giunta nella precedente consiliatura; alla Sanità andrà il renziano Enzo Alaia; la VI commissione dovrebbe essere attribuita alla dem Bruna Fiola; l'Ambiente è stata richiesta dai componenti di De Luca presidente per piazzare l'esponente casertano Giovanni Zannini da sempre sostenitore della proroga delle attività estrattive nelle cave; all'esponente di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli infine andrà la presidenza della VIII Commissione relativa ad Agricoltura, ma anche caccia e pesca, due temi su cui c'è la sua storica contrarietà.

Compatibilmente con la difficoltà a riunirsi in presenza, le commissioni ordinarie dovranno affrontare subito temi delicati. Dalla crisi degli operatori commerciali ai tavoli di crisi aziendale passando ovviamente per l'organizzazione del comparto sanitario stravolto dal Covid. 

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Sul piano politico, resta una certa freddezza tra Palazzo Santa Lucia ed il gruppo Pd: Mario Casillo aspirava a fare l'assessore, ma si è dovuto accontentare di essere confermato nel ruolo di capogruppo. A breve verrà modificato lo statuto regionale consentendo di congelare la posizione di consigliere per il tempo che si trascorre in giunta facendo entrare il primo dei non eletti. Quanto al Movimento Cinquestelle, con l'elezione di Valeria Ciarambino ad una delle vicepresidenze dell'Aula, l'orientamento è quello di collaborare con la maggioranza. Al M5S potrebbero andare due presidenze, la commissione speciale da denominare Aree interne al posto di quella sulla Sburocratizzazione per Michele Cammarano e quella Terra dei Fuochi per Gennaro Saiello. Per quanto riguarda il centrodestra, l'Anticamorra dovrebbe essere guidata dal leghista Severino Nappi, al meloniano Nunzio Carpentieri toccherebbe la Trasparenza, infine l'altro salviniano Attilio Pierro dovrebbe presiedere una commissione d'inchiesta oppure una delle speciali a cui ambiscono i pentastellati.

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