Consiglio regionale della Campania, patto per le commissioni: ecco i presidenti

Consiglio regionale della Campania, patto per le commissioni: ecco i presidenti
di Carlo Porcaro
Venerdì 30 Ottobre 2020, 11:30
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La seconda ondata di contagi ritarda il pieno funzionamento del Consiglio regionale. Proprio quando, invece, ci sarebbe bisogno della totale efficienza amministrativa. La positività di alcuni consiglieri farà rimandare a metà novembre l'insediamento delle commissioni ordinarie: il neo-presidente dell'assemblea legislativa, Gennaro Oliviero, avrebbe voluto convocarle per oggi ma alle difficoltà oggettive di mobilità si sono affiancati i dissidi interni alla variegata maggioranza che sostiene il governatore Vincenzo De Luca. Tante le ambizioni per ricoprire il ruolo di presidente dei sette organismi consiliari, a cui andranno aggiunte le quattro commissioni speciali da affidare alle opposizioni ed infine questa la novità delle ultime ore alla luce delle riunioni dei gruppi le due commissioni d'inchiesta da creare ad hoc. A quanto si apprende, appare abbastanza delineato il quadro delle poltrone da affidare. 

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Questo lo schema di massima, con i relativi candidati alle presidenze. Alla prima commissione Affari generali andrà Giuseppe Sommese eletto con i Liberaldemocratici ed ora membro del gruppo a quattro con Fulvio Frezza, Francesco Borrelli e Pasquale Di Fenza (capogruppo); al Bilancio, sarà confermato il fedelissimo di De Luca, il salernitano Franco Picarone; la guida della Terza Commissione, che si occupa di Attività produttive quindi materia determinante in un periodo di crisi economica per la pandemia, sarà appannaggio di Carmine Mensorio di Centro Democratico (l'altro eletto nella lista che fa capo a Raimondo Pasquino in Campania, Raffaele Pisacane, non si è iscritto nel partito di Tabacci ma è andato nel gruppo misto insieme a Felice Di Maiolo, Corrado Matera, Livio Petitto e lo stesso Mensorio che non poteva fare il gruppo da solo); la commissione Trasporti spetterà al deluchiano di ferro, Luca Cascone; alla Sanità andrà il renziano Enzo Alaia; la VI commissione dovrebbe essere attribuita alla dem Bruna Fiola; l'Ambiente era nelle mire di Borrelli, invece i componenti di De Luca presidente stanno spingendo per piazzare Giovanni Zannini da sempre sostenitore della proroga delle attività estrattive nelle cave; all'esponente di Europa Verde la presidenza, quindi, della VIII Commissione relativa ad Agricoltura, ma anche caccia e pesca, due temi su cui c'è la storica contrarietà dello stesso Borrelli.

Nodi politici da sciogliere nei prossimi giorni e che rischiano di fomentare polemiche accese all'interno del centrosinistra. Da aggiungere che Lucia Fortini, riconfermata nell'incarico di assessore alla Scuola, due giorni fa si è dimessa e farà posto al primo dei non eletti Diego Venanzoni che la surrogherà alla prossima seduta. 

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Il Movimento Cinquestelle, con l'elezione di Valeria Ciarambino ad una delle vicepresidenze dell'Aula, si trova in una terra di mezzo: non appartiene ovviamente alla maggioranza, ma è opposizione dialogante dopo anni di muro contro muro compresa l'ultima campagna elettorale. I grillini ambivano anche al ruolo di segretario dell'Ufficio di Presidenza, ma gli è stato sottratto in virtù dello scontro tra Caldoro e Fratelli d'Italia che infatti ha imposto Alfonso Piscitelli: adesso M5S dovrebbero ottenere due presidenze, la commissione speciale da denominare Aree interne al posto di quella sulla Sburocratizzazione per Michele Cammarano e quella Terra dei Fuochi per Gennaro Saiello. Verso la guida dell'Anticamorra il leghista Severino Nappi, alla Trasparenza è in pole il meloniano Nunzio Carpentieri, infine l'altro salviniano Attilio Pierro dovrebbe prendere una delle commissioni d'inchiesta, il cui oggetto però è ancora da decidere.

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