«Io, consigliere regionale, colpito ancora dal Covid: è il secondo contagio in tre mesi»

«Io, consigliere regionale, colpito ancora dal Covid: è il secondo contagio in tre mesi»
di Carlo Porcaro
Mercoledì 20 Gennaio 2021, 10:00 - Ultimo agg. 19:17
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«Saranno stati i miei figli a Capodanno, certo non ho svolto riunioni pubbliche e manco dal Consiglio regionale dal 23 dicembre. Non c'è quindi alcun pericolo per i colleghi consiglieri, intanto seguo da casa la crisi di Governo seguendo gli interventi in tv». Il consigliere regionale di Italia Viva, Vincenzo Alaia, è risultato di nuovo positivo al Coronavirus dopo la prima infezione annunciata da lui stesso il 27 ottobre su Facebook.

Com'è possibile essere colpiti dal Covid per due volte in poche settimane? «Forse ero un falso positivo tre mesi fa oppure non ho ancora sviluppato i necessari anticorpi», commenta lo stesso Alaia in isolamento nella sua abitazione ad Avella in provincia di Avellino già da più di dieci giorni.

Le sue condizioni non destano preoccupazione, ha lievi sintomi e tra pochi giorni potrà essere sottoposto ad un nuovo tampone. Intanto ha sollecitato l'audizione sul crollo all'Ospedale del Mare e quella sul concorsone all'Asl Napoli 3 su cui è stata sollevata una dura polemica politica. 

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Consigliere Alaia, come sta innanzitutto?
«Bene, ho avuto lievi sintomi qualche giorno fa. Ora non posso lamentarmi».

Ma come ritiene possibile risultare di nuovo positivi al Covid se lo aveva già contratto lo scorso ottobre?
«Davvero non saprei. Non so se ero falso positivo all'epoca del primo contagio oppure non ho ancora sviluppato i necessari anticorpi. Dovrò fare degli accertamenti».

Dove pensa di averlo preso?
«Sicuramente a casa mia, tanto è vero che i miei collaboratori sono risultati tutti negativi al tampone. Quindi per forza a casa in famiglia».

Non avrà mica fatto un cenone con tante persone in casa, nonostante i divieti governativi? Secondo gli esperti gli ultimi contagi sono soprattutto frutto delle festività natalizie.
«Abito nella mia casa ad Avella, con mia moglie ed i nostri tre figli. Forse saranno stati i ragazzi a Capodanno».

Ora sono a rischio i suoi colleghi in Consiglio? Si potrebbe fermare qualche attività istituzionale?
«Non vado in Consiglio regionale dal 23 dicembre quando abbiamo approvato il bilancio, nel frattempo non si erano svolte commissioni compresa quella sulla sanità da me presieduta. Non ho svolto riunioni pubbliche, perciò credo che il contagio sia avvenuto nelle mura domestiche».

Però domani avete la convocazione per eleggere gli Uffici di Presidenza delle commissioni speciali. Il funzionamento del Consiglio non è ancora pienamente a regime dopo tanti mesi dall'insediamento. Le regole Covid hanno stravolto e ritardato anche i tempi della politica.
«Infatti domani non vado in Aula, aspetto in casa che passi tutto, ma ho dato indicazioni sul lavoro da svolgere nella commissione Sanità. Restiamo operativi sui fronti che richiedono un intervento».
 

Considerando la situazione della pandemia in questo periodo ci sono ancora emergenze da risolvere: quali sono le priorità?
«La priorità è proseguire e completare il piano vaccinale che sta andando molto bene. Mi auguro che arrivino più vaccini possibile da noi in Campania. La buona riuscita della campagna di vaccinazione è opera del presidente De Luca, delle strutture sanitarie, di medici, infermieri e dei tanti direttori generali delle aziende sanitarie. Senza il loro apporto non avremmo ottenuto questi risultati».

I problemi non mancano. Siete chiamati a fornire risposte.
«Ho infatti sollecitato due audizioni della mia commissione. Una relativa all'Ospedale del mare per comprendere le ragioni del crollo dell'altra settimana, un'altra riguarderà il concorsone dell'Asl Napoli 3 su cui c'è stata una richiesta di chiarimenti. Se ne occuperà il vicepresidente (Paola Raia, ndr) che ha già convocato la commissione su mia richiesta». 

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