Csm, due giuriste napoletane in pole: «Ora un gesto di coraggio»

Autocandidate grazie alla Cartabia

Csm, due giuriste napoletane in pole: «Ora un gesto di coraggio»
di Leandro Del Gaudio
Domenica 4 Dicembre 2022, 09:23 - Ultimo agg. 18:43
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Due napoletane alla conquista del Csm. Due giuriste, entrambe iscritte al Consiglio dell'ordine degli avvocati di Napoli, hanno deciso di accettare la sfida della legge Cartabia, in vista del rinnovo del Csm, che - come è noto - passa anche per la nomina dei dieci membri laici (dopo l'avvenuta elezione dei venti membri togati dello scorso settembre). Sono due autocandidature, su una rosa di 72 nomi che hanno offerto la propria disponibilità in qualità di giuristi ed esponenti della società civile.

Si chiamano Simona Marotta e Sandra Lotti, hanno storie professionali saldamente ancorate a Napoli. Seguiamo le loro prospettive. Sandra Lotti è avvocato cassazionista, docente alla Federico II ed è componente elettivo del consiglio giudiziario del distretto di Corte di appello di Napoli. Sempre in piazza Cenni, da anni esercita il ruolo di giudice onorario, tanto da abbinare il proprio nome a delicati fascicoli giudiziari, come la sentenza di assoluzione per la leader sindacalista Lina Lucci. Al Mattino, Lotti ricorda l'importanza di valorizzare l'impegno profuso in questi anni «come appare evidente dalle capacità organizzative mostrate alla guida del'ufficio di giudice onorario, ma anche alla luce delle pubblicazioni di numerosi commenti su riviste giuridiche».

Poi c'è la traiettoria professionale dell'avvocato Simona Marotta, cassazionista e componente dell'ufficio massimario del consiglio di disciplina, che in questi giorni ha scritto una lettera ai parlamentari, per ricordare l'importanza di valutare le candidature dal basso (quelle cioè che non attingono al sebatoio relazionale della politica).

Ma ecco il testo dall'avvocato Marotta: «Le grandi imprese partono da un piccolo gesto», spiega nella sua lettera.

E il piccolo-grande gesto dell'avvocato Marotta, da 25 anni impegnata in mille battaglie civili ha un punto di snodo preciso: la recente riforma Cartabia, che sprona - almeno sulla carta - professionisti nel campo del diritto a offrire la propria disponibilità per una candidatura per il rinnovo del Csm. Una riforma che nasce da un'esigenza fin troppo chiara, all'indomani dell'esplosione del cosiddetto caso Palamara, a proposito di nomine lottizzate dalle correnti di magistratura associati e quasi sempre a pacchetto. Decisivo - secondo lo spirito della riforma - ricostruire un rapporto di fiducia tra cittadini e la giustizia, in tutti i suoi momenti più delicati, a partire proprio dalla definizione delle nomine di persone chiamate a gestire Procure e uffici giudicanti. Ma torniamo alla lettera dell'avvocato Marotta, che risulta completamente scevra da legami con il mondo dei partiti politici: «La recente riforma - si legge - ha previsto la candidatura diretta di avvocati e professori con l'intento di avvicinare il Paese reale al Paese legale e porre un arigine all'egemonia lottizzatrice dei partiti. Sarò ingenua, ma proprio questo mi ha spinto a presentare la candidatura per portare in un consesso così importante la battaglia che conduco da 25 anni nei Tribunali contro ogni forma di discriminazione e in difesa dei più deboli e delle persone diversamente abili».

Al momento la dead line è prevista per il prossimo 13 dicembre, quando il Parlamento in seduta comune è chiamato ad eleggere i dieci membri laici, chiamati ad accomodarsi assieme ai 20 membri togati (magistrati eletti da colleghi lo scorso settembre, ndr), e ai vertici della Cassazione, per comporre il prossimo Consiglio dell'Ordine della magistratura. Una data che potrebbe slittare solo per motivi legati alla discussione parlamentare della legge di Bilancio, ma che rappresenta uno spartiacque decisivo per comprendere la presenza dei partiti nelle nomine dei dieci laici. Ma chi sono gli altri cittadini che hanno scelto di presentare la propria candidatura? Settantadue nomi, una decina di donne, due delle quali napoletane.

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