Decreto Campi Flegrei, scontro dopo il primo sì alla Camera

Bocciato l'emendamento per il super sisma-bonus destinato ai residenti

La città di Pozzuoli vista dalla sede dell 'Accademia aeronautica
La città di Pozzuoli vista dalla sede dell 'Accademia aeronautica
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Venerdì 1 Dicembre 2023, 11:00 - Ultimo agg. 15:08
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Avanza il decreto Campi Flegrei che incassa anche il voto favorevole della Camera ma deve tornare all'esame del Senato, dov'è già stato inserito in agenda per la prossima settimana. Il nuovo passaggio in Senato scaturisce da una questione economica: ieri è stato approvato un emendamento che contiene una condizione sulla compatibilità con la finanza pubblica presentata dalla commissione Bilancio.

In qualche modo, comunque, procede l'iter del decreto che stabilisce uno stanziamento da 55 milioni per far partire le verifiche sugli edifici del territorio ma anche per allargare il fronte delle indagini scientifiche sui movimenti bradisismici e sui sussulti vulcanici che tengono in ansia il territorio. 

133 voti a favore, nessun contrario, 86 astenuti, tutti dell'opposizione. Alla chiusura della votazione ha esultato la maggioranza con Gianpiero Zinzi, relatore del decreto, che ha espresso piena soddisfazione: «Quello di Governo e Parlamento è un impegno senza precedenti nei confronti dei Campi Flegrei, viene approvato un provvedimento storico con uno stanziamento giunto a 55 milioni con i nostri emendamenti in Commissione Ambiente, una misura per nulla timida, come qualcuno vorrebbe farci credere.

Questa è la grande dimostrazione dell'impegno della Lega al Governo per il Sud e il Mezzogiorno».

Zinzi ha riservato anche una stoccata a Vincenzo De Luca: «Il presidente della regione Campania risulta non pervenuto, parla dei Campi Flegrei come se fosse un turista svedese che atterra per la prima volta in Campania pur essendo Commissario per l'emergenza da ben 8 anni. Ci saremmo aspettati un protagonismo diverso e maggiore responsabilità nell'affrontare una situazione complessa come quella che riguarda quel territorio».

Francesco Rubano, deputato di Forza Italia, ha ricordato l'impegno seguito all'alluvione di Ischia e ha spiegato che «Quello stesso stile di interventi immediati e di tutela del territorio, sarà utilizzato anche per contrastare il fenomeno del bradisismo: utilizzo delle migliori tecnologie, pieno coinvolgimento delle realtà locali, piena trasparenza e accessibilità delle informazioni da parte dei cittadini».

Sferzate al provvedimento da parte dell'opposizione, con il Pd che ha tuonato contro la bocciatura di un emendamento per un super sisma-bonus destinato ai residenti: «La maggioranza, dopo averlo fatto in commissione, ha bocciato anche in Aula alla Camera il nostro emendamento con il quale proponevano un super sisma bonus per i Campi Flegrei - ha detto il responsabile Sud della segreteria nazionale Marco Sarracino Questa richiesta è stata avanzata anche da tutti gli amministratori del territorio, anche di diversa estrazione politica. Una scelta, quella di bocciare l'emendamento, che riteniamo incomprensibile, visto che con questo decreto si predispone una analisi di vulnerabilità sismica per gli edifici privati, ma al tempo stesso non si individua alcun meccanismo di finanziamento per gli interventi che ne dovrebbero seguire».

Anche il Pd Marco Simiani è stato critico: «Il decreto presenta molte lacune, a cominciare dalla mancata analisi sull'attività vulcanica, una impostazione talmente riduttiva che e stata confutata dallo stesso ministro Musumeci che con le sue dichiarazioni - poi rimangiate - ha provocato solo caos. Siamo purtroppo lontanissimi da come dovrebbe essere gestita la situazione». 

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Maria Gadda di Italia Viva ha spiegato l'astensione «perché da un lato si definisce un piano srategico di prevenzione per l'area ma, dall'altro, al decreto mancano le risorse per garantire l'effettiva operatività del piano».

Il deputato del Movimento 5 Stelle Antonio Caso, ha sostenuto che «il decreto, nonostante sia un buon punto di partenza, lascia troppe cose a metà e troppe domande alle quali non è stata data risposta. È stato miope lasciare che l'impianto di base del decreto si occupasse quasi esclusivamente degli effetti sismici del bradisismo e poco o nulla della prevenzione e mitigazione del rischio vulcanico». 

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