Disabili discriminati allo stadio Maradona: diktat di Manfredi al Napoli

Disabili discriminati allo stadio Maradona: diktat di Manfredi al Napoli
di Melina Chiapparino e Gennaro Di Biase
Sabato 15 Ottobre 2022, 12:00 - Ultimo agg. 16:23
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La discriminazione dei disabili al Maradona diventa un caso. Si mobilitano avvocati e commissione consiliare alle Politiche Sociali. Interviene lo stesso Manfredi, che scriverà alla Ssc Napoli. Tutto nasce dal video diffuso in queste ore, che ha per protagonisti alcuni disabili impossibilitati ad assistere alla partita contro l'Ajax nel settore a loro dedicato in curva A: decine di tifosi, in piedi, impediscono a chi è in carrozzina di vedere il campo. «Umiliati, discriminati e privati di un loro diritto»: così si sono sentiti i tifosi disabili, «costretti a vedere il fondoschiena delle persone che assistevano in piedi alla partita, invece dei giocatori». A parlare è Ciro Ambrosiano, 33enne napoletano sulla sedia a rotelle che ha segnalato «scene deplorevoli dei tifosi». Sul caso, sollevato tra gli altri dal presidente della commissione Politiche Sociali, Massimo Cilenti, è intervenuto il sindaco: «Ritengo si sia trattato di un disguido - le parole di Manfredi - Ne parleremo con il Calcio Napoli e sono sicuro che per le prossime partite si troverà una sistemazione degna». 

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Palazzo San Giacomo aveva annunciato un allargamento dei posti per disabili. Qualcosa, insomma, è andato storto. «Abbiamo 138 posti destinati ai disabili, più 138 per gli accompagnatori tra tribuna family, ospiti, curva a e b - spiega Emanuela Ferrante, assessore allo Sport - di recente ci sono stati degli accorgimenti per allargare la platea. Nei posti dei disabili c'erano non disabili. Il problema risale agli steward, che sarebbero dovuti intervenire per liberare quei posti. Consegniamo lo stadio il giorno prima dell'evento e non abbiamo impiegati sul posto. Il sindaco sta preparando una lettera rivolta alla società». Non si esclude una richiesta di risarcimenti. Sul caso c'è l'avvocato Angelo Pisani: «I disabili sono rimasti vittime di un'ingiustificabile disorganizzazione e chiederanno un risarcimento danni, spero che questo conduca al rispetto dei diversamente abili e delle norme che li tutelano». «I responsabili degli steward hanno ignorato il nostro disagio», sottolinea il 66enne Alfonso Bonavolontà che, insieme al 28enne Antonio Angelino, alla 48enne Nunzia Minichini e a tanti altri, ha protestato perché «è impensabile allestire posti per diversamente abili dietro altre postazioni, così da non fargli vedere nulla». «Chiediamo a Ssc Napoli e Comune di fare in modo che tutti i posti dei disabili consentano di vedere la partita, altrimenti meglio guardarla in tv», aggiungono Raffaele Girioli e Tommasina Giustino, padre e compagna di due tifosi con disabilità. 

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