Elezioni a Napoli, Alessandra Clemente: «Ho imparato dagli errori, farò meglio»

Elezioni a Napoli, Alessandra Clemente: «Ho imparato dagli errori, farò meglio»
di Dario De Martino
Martedì 5 Ottobre 2021, 12:00 - Ultimo agg. 20:55
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Soltanto pochi esponenti, quasi tutti di Potere al Popolo, l'hanno raggiunta ieri in un comitato elettorale in cui non c'erano più di qualche decina di persone. Alessandra Clemente ha atteso i primi risultati dello spoglio elettorale in una stanza del Fare lab in piazza Nazario Sauro, in compagnia del fidanzato e dei più stretti collaboratori. In quelle ore ha sentito Catello Maresca e Antonio Bassolino con cui si sono scambiati i complimenti per la campagna elettorale. Solo in serata un contatto con Gaetano Manfredi per riconoscere la vittoria. I risultati delle urne la vedono quarta tra i candidati a sindaco, con una percentuale che si aggira intorno al 5%. Numeri che le permetteranno comunque di entrare in Consiglio comunale, da sola o al massimo con un altro consigliere. La coalizione si dice pronta ad un'opposizione dura «nelle piazze e nelle istituzioni», dice il capolista di Potere al Popolo Giampiero Laurenzano. Nonostante il risultato deludente, l'ex assessore si presenta intorno alle 19,30 alla stampa e ai suoi sostenitori col sorriso: «Siamo fieri della campagna elettorale e pronti ad essere garanti dei temi e dei bisogni di cui siamo stati investiti dai nostri elettori».

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Alessandra Clemente, quindi non è delusa del risultato elettorale?
«I primi dati dicono che la maggioranza dei napoletani ha scelto di non votare e questo ci preoccupa.

Con queste percentuali vincono clientele e portatori di voti. Per quanto ci riguarda siamo fieri del lavoro fatto. Non tradiremo la fiducia dei nostri elettori per aumentare la partecipazione dei cittadini al voto. Sto raccogliendo in queste ore tantissimi messaggi e tante richieste di continuare quel lavoro politico che durante la campagna elettorale ha avvicinato alla politica non apparati e portatori di voti ma tante persone comuni. Per questo non vivo questo momento come una battuta d'arresto ma come un momento di rilancio».

Questo voto non è una bocciatura dell'amministrazione precedente di cui faceva parte?
«No, non è una bocciatura perché la composizione della coalizione era molto diversa rispetto a quella del 2016. Con noi c'erano Potere al Popolo e Napoli 2030 che non c'erano nella precedente amministrazione. Anzi, a dirla tutta molti di quelli che hanno sostenuto l'amministrazione precedente erano candidati con Manfredi in una coalizione in cui sono confluiti anche pezzi di centrodestra. Così ci troviamo davanti ad una vittoria bulgara del candidato Manfredi che ci preoccupa perché si trova alla guida di uno schieramento così eterogeneo che destinerà la città all'ingovernabilità».

Ma c'è qualcosa che ritiene di aver sbagliato in campagna elettorale?
«Errori durante la mia esperienza come amministratrice di questa città ne ho commessi sicuramente e da quelli ho provato ad imparare. Senza presunzione, invece, credo di non averne commessi in campagna elettorale. Molti avevano scommesso che non ci saremmo nemmeno arrivati a queste elezioni mentre noi abbiamo dimostrato di essere coerenti e compatti e questo sarà il nostro punto di forza in consiglio comunale».

Nell'assise cittadina, quindi, è pronta ad un'opposizione dura a Manfredi?
«Saremo attenti a vagliare nel merito ogni atto, saremo attenti a controllare che il consiglio comunale non diventi un passepartout per Palazzo Santa Lucia ma soprattutto saremo molto attenti a fare in modo che le istanze raccolte durante la campagna elettorale saranno rappresentate in assise».

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