Elezioni a Napoli, Manfredi con Bonavitacola: «Gli ex Dema sono tutti pentiti»

Elezioni a Napoli, Manfredi con Bonavitacola: «Gli ex Dema sono tutti pentiti»
di Luigi Roano
Mercoledì 15 Settembre 2021, 10:00 - Ultimo agg. 14:01
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Gaetano Manfredi - il candidato sindaco del centrosinistra e del M5S - tiene a battesimo Napoli libera, la seconda lista delle 13 che lo sostengono targata Vincenzo De Luca, il presidente della Regione. L'altra è La Città-Noi Campani. Lancia lo sprint finale di questa campagna elettorale nella sede di Eccellenze Campane di via Brin dove c'è anche il suo comitato elettorale. Al tavolo con l'ex rettore il vice di De Luca Fulvio Bonavitacola, l'assessore alla Scuola della Regione Lucia Fortini, il consigliere regionale Carmine Mocerino della lista De Luca Presidente e Giovanni Porcelli di Campania libera, la lista che alle regionali ha contribuito non poco alla rielezione del governatore e sulle cui fondamenta poggia quella che sostiene Manfredi, cambia solo la localizzazione geografica nel nome. «Se sono qui, se mi sono convinto a scendere in campo - racconta l'ex rettore - lo devo soprattutto alla Fortini e a Bonavitacola che mi hanno convinto a candidarmi». Mentre il vicepresidente dell'ente di Santa Lucia non si sottrae al dibattito di questi giorni sull'esodo di molti della stagione di de Magistris verso Campania libera e in generale nel centrosinistra e nel M5S. E nemmeno sui rapporti tra De Luca e Manfredi se diventerà sindaco. 

«Alle nostre spalle - dice Bonavitacola - abbiamo 10 anni di inconcludenza e lamentosità, la parte peggiore del sud. Napoli deve tornare a essere capitale di un sud che vuole cambiare l'Italia e Manfredi è il garante di questo percorso». Poi sul rapporto tra De Luca e Manfredi: «Qui - dice - c'è bisogno di grande collaborazione perché abbiamo l'occasione storica e irripetibile di sommare l'indubbia capacità amministrativa della Regione e la capacità che avrà Napoli con Manfredi. Assieme saranno una bomba democratica. A noi non interessa chi comanda, ma di individuare ciascuno nei suoi ambiti la realizzazione di quello che serve, siamo gente del fare». Quindi sui trasformismi. In sala ci sono Maria Caniglia, candidata presidente alla Quarta Municipalità, ex arancione, e Raffaele Del Giudice, ex vicesindaco e assessore all'Ambiente di de Magistris candidato al Comune. Per entrambi Bonavitacola ha parole di incitamento e di lode. Su come possano coincidere con il progetto di rottura con il passato Bonavitacola dà la sua lettura politica: «Siamo in un Paese in cui il presidente del Consiglio in poche ore ha cambiato formule politiche - l'allusione è a Giuseppe Conte - c'è una mobilità e una trasformazione molto alta. Quello che penso è che le persone devono essere coerenti e rispettose della collocazione politica perché si può anche cambiare nella chiarezza. Noi abbiamo detto ben vengano alcuni che provengono dalla stagione di de Magistris a condizione che facciano una pubblica riflessione critica e autocritica e dichiarino di voler aprire una pagina nuova». Infine, su Bassolino come avversario: «Manfredi vincerà al primo turno e sicuramente è persona aperta e civile e pronta alla collaborazione con tutti». In sala si vedono protagonisti di altre stagioni come Luca Esposito, ex assessore della Iervolino oggi vicino a Napoli libera. Così come Alessandro Nardi che sempre su Napoli libera ha fatto un grosso lavoro. Tra i candidati di punta Gaetano Simeone, il capogruppo, che ha rotto con de Magistris da tempo e che riveste già un ruolo nell'organigramma di De Luca nel pianeta trasporti. Quindi Francesco Chirico, candidato al Comune e presidente uscente della Seconda Municipalità in quota DeMa. C'è Massimo Cilenti, candidato che curiosamente sfiderà suo fratello Saverio nella stessa parte politica, ma nella lista Azzurri per Napoli. 

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Nel dibattito su Manfredi entra a pieno titolo Francesco Boccia, parlamentare e responsabile del Pd per gli enti locali.

Uno che di notti in bianco per convincere Manfredi a candidarsi ne ha consumate parecchie pure per mettere a regime il Patto per Napoli. Ieri era a Napoli e non ha fatto mancare il suo sostegno: «Manfredi - dice - è una persona libera, autonoma e con grandi competenze. Napoli con Manfredi sindaco tornerà a guidare il rilancio del Mezzogiorno e, soprattutto, tornerà ad avere voce nel Mediterraneo e in Europa». Boccia rintuzza anche le critiche di Catello Maresca contro l'ex rettore accusato di «essere una minaccia per Napoli». «Maresca - conclude il parlamentare - con le dichiarazioni offensive contro Manfredi non solo dimostra di aver perso la bussola ma di aver preso già il peggio da questa destra becera che lo sostiene. Napoli non vuole più attaccabrighe e conflitti e la destra sovranista di Salvini e Meloni, oggi rappresentata da Maresca, è lontana dalle corde e dalle speranze dei napoletani».

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