Regione Campania, blitz di De Luca:
Coscioni al vertice dell'agenzia nazionale

Regione Campania, blitz di De Luca: Coscioni al vertice dell'agenzia nazionale
di Adolfo Pappalardo
Giovedì 1 Ottobre 2020, 12:00
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Inizia il risiko della sanità. Con il governatore De Luca che piazza una pedina importante: Enrico Coscioni, il suo consigliere in materia, è stato designato ieri dalla Conferenza delle Regioni alla presidenza dell'agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), da mesi commissariata. Proposta fatta dai governatori appena ieri mattina e nel pomeriggio la proposta è stata subito firmata ed inoltrata al ministro della Salute Roberto Speranza. «Ti informo che la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella seduta odierna ha trovato una convergenza unanime sul nome del prof. Enrico Coscioni, del quale si allega il curriculum vitae», scrive il presidente Stefano Bonaccini.

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Coscioni, cardiochirurgo classe 1961, è un deluchiano di ferro. Entra in consiglio regionale nel 2014 subentrando a Gianfranco Valiante (nel frattempo eletto sindaco) ma l'anno dopo non ce la fa ad essere rieletto. Poco male: il governatore lo nomina consigliere alla Sanità, delega nella scorsa legislatura e in quella attuale, saldamente in mano a De Luca stesso. Legatissimo all'ex sindaco di Salerno, Coscioni finisce nelle polemiche due volte negli ultimi mesi: prima per lo sdoppiamento della chirurgia all'ospedale Ruggi di Salerno che gli fa guadagnare i galloni da primario, poi in piena emergenza Covid quando, con una delibera dell'Asl Napoli 1, le consulenze dell'Ospedale del Mare sono affidate al reparto di Coscioni del Ruggi d'Aragona di Salerno. Un controsenso che spinge il governatore a sconfessare quella delibera firmata dal manager Ciro Verdoliva («Una bestialità», disse De Luca imponendo una marcia indietro).
 

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Ieri la svolta per la presidenza dell'Agenas, struttura commissariata da mesi, dopo che l'ex dg, Francesco Bevere, era stato rimosso a dicembre scorso dal ministro della Salute Roberto Speranza. Poi la nuova nomina era di fatto bloccata a causa del ricorso di Bevere al Tar dopo la rimozione. Situazione tornata alla normalità solo ad agosto con la nomina del nuovo direttore generale Domenico Mantoan. Ora la scelta su Coscioni che è solo una proposta non vincolante anche se, di prassi, il ministro della Salute non pone veti sulle richieste delle Regioni. Specie se arriva su decisione unanime come ieri mattina. Coscioni che di Agenas è stato già membro in passato del Cda dovrebbe trovare la strada spianata, quindi, per la presidenza. Incarico importante perché l'agenzia assicura il proprio supporto tecnico-operativo alle Regioni e alle singole aziende sanitarie in ambito organizzativo, gestionale, economico, finanziario e contabile, in tema di efficacia degli interventi sanitari, nonché di qualità, sicurezza e umanizzazione delle cure.

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Naturale che ora si aprano i giochi per la casella che Coscioni dovrà lasciare libera a palazzo Santa Lucia. Non c'è incompatibilità ma è naturale che sarebbe indelicato ricoprire il doppio ruolo. Ma sembra scontato che non ci sarà nessun altro consigliere delegato alla Sanità nonostante il governatore sia deciso a tenere per sé le deleghe (a cui mirava Coscioni stesso sperando in una nomina mai arrivata ma nemmeno mai ventilata). D'altronde De Luca può contare sul contributo del suo assessore al Bilancio e vero artefice dell'uscita dal commissariamento. Non a caso Ettore Cinque, è stato riconfermato in giunta con la stessa delega e il suo nome è sempre stato tra quelli che non sarebbe mai uscito dalla squadra del governatore.
Naturale perché conosce bene il comparto. Prima come subcommissario ad acta per i disavanzo sanitario della Regione (2013 al 2015), poi nel cda di Soresa. 

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