Gaetano Manfredi sindaco di Napoli, pronto un ruolo tecnico per Del Giudice

Gaetano Manfredi sindaco di Napoli, pronto un ruolo tecnico per Del Giudice
di Luigi Roano
Mercoledì 13 Ottobre 2021, 11:00 - Ultimo agg. 19:39
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Preoccupa - e non poco - il sindaco Gaetano Manfredi la situazione delle aziende partecipate del Comune: sono i trasporti e in queste ore in particolare la vicenda Asìa, l'azienda per la raccolta rifiuti, a tenere banco. «L'Asìa è un disastro annunciato» ha detto il sindaco appena 24 ore fa. E la sensazione netta è che Manfredi appena si insedia metterà mano proprio al management di Anm e a quello di Asìa. Serve un uomo macchina e il sindaco lo sta cercando, ma non è facile individuare la persona giusta con l'emergenza che di fatto ha travolto la città. Basta girarla per capire come l'incubo rifiuti giorno dopo giorno torna a materializzarsi con imponenza. Un contesto al quale è abituato un ex illustre del sindaco uscente Luigi de Magistris, con il quale i rapporti si sono rotti, cioè Raffaele Del Giudice. Candidatosi alle comunali nella lista Napoli libera di diretta emanazione del governatore Vincenzo De Luca senza però essere eletto. Del resto la stessa lista non è andata oltre il 4,5 per cento. L'ex assessore all'Ambiente e vicesindaco si è candidato sotto la spinta forte di un padrino politico d'eccezione, cioè Fulvio Bonavitacola il vice di De Luca che in Regione si occupa direttamente delle questioni ambientale. La sostanza è che non è esclusa una operazione di recupero di Del Giudice. Che porta la macchia di essere stato un arancione. Ma che è stato sdoganato in piena campagna elettorale sia da Bonavitacola che da De Luca. Chiarito questo, va detto che Manfredi è poco tentato dal riproporre figure che già sono state a Palazzo San Giacomo. Tuttavia in queste ore di emergenza e di crisi, qualche contatto con Del Giudice lo ha avuto. Quindi la stima c'è. 

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Contatti e chiacchierata che Manfredi ha voluto per farsi spiegare da chi la macchina Asìa - oggi guidata da Maria De Marco, una delle nomine più controverse dell'era de Magistris, nel senso che ci si aspettava in quel ruolo uno specialista della materia non solo una brava manager - la conosce bene dal di dentro.

E Del Giudice effettivamente sa bene cosa è l'Asìa. Ha ricoperto anche il ruolo di manager dell'azienda per i rifiuti e negli ultimi 10 anni più o meno risolvere i problemi di Asìa è stato per lui una routine quotidiana. Ha un primato singolare Del Giudice, con lui in sella non c'è mai stato uno sciopero del comparto rifiuti negli ultimi sette anni. Ci sono state agitazioni, vertenze lunghissime, tribolazioni di ogni tipo, ma alla fine gli operatori ecologici sono sempre scesi in strada a lavorare. Inoltre Del Giudice gode di questo rapporto con la Regione molto privilegiato. Anche quando tra de Magistris e De Luca volavano schiaffoni dialettici e a stento si salutavano, ma solo nelle occasioni formali, Del Giudice ha sempre avuto un canale di comunicazione aperto con l'ente di Santa Lucia, in particolare con Bonavitacola. In una intervista a Il Mattino del 14 agosto Del Giudice sul rapporto con la Regione svela: «Collaborare mi ha portato delle critiche, ne sono consapevole, ma io ho lavorato, per esempio, di concerto con la Regione su tanti temi da Bagnoli ai rifiuti passando per la pulizia delle vasche di Pianura e a Napoli sono arrivati tanti finanziamenti». Frase che sancì lo strappo definitivo con de Magistris e allo stesso tempo l'abbraccio con De Luca e Bonavitacola e la conseguente candidatura. Nella sostanza, Del Giudice deve essere in qualche modo risarcito politicamente. E se Manfredi non fosse convinto di questa soluzione, ci potrebbe pensare la Regione che ha la titolarità sulla gestione del pacchetto rifiuti. E visto che sono in rampa di lancio le gare per gli impianti di compostaggio a Napoli - frutto anche della collaborazione tra Bonavitacola e Del Giudice - per l'ex di de Magistris potrebbero aprirsi degli spazi interessanti.

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