Preoccupa - e non poco - il sindaco Gaetano Manfredi la situazione delle aziende partecipate del Comune: sono i trasporti e in queste ore in particolare la vicenda Asìa, l'azienda per la raccolta rifiuti, a tenere banco. «L'Asìa è un disastro annunciato» ha detto il sindaco appena 24 ore fa. E la sensazione netta è che Manfredi appena si insedia metterà mano proprio al management di Anm e a quello di Asìa. Serve un uomo macchina e il sindaco lo sta cercando, ma non è facile individuare la persona giusta con l'emergenza che di fatto ha travolto la città. Basta girarla per capire come l'incubo rifiuti giorno dopo giorno torna a materializzarsi con imponenza. Un contesto al quale è abituato un ex illustre del sindaco uscente Luigi de Magistris, con il quale i rapporti si sono rotti, cioè Raffaele Del Giudice. Candidatosi alle comunali nella lista Napoli libera di diretta emanazione del governatore Vincenzo De Luca senza però essere eletto. Del resto la stessa lista non è andata oltre il 4,5 per cento. L'ex assessore all'Ambiente e vicesindaco si è candidato sotto la spinta forte di un padrino politico d'eccezione, cioè Fulvio Bonavitacola il vice di De Luca che in Regione si occupa direttamente delle questioni ambientale. La sostanza è che non è esclusa una operazione di recupero di Del Giudice. Che porta la macchia di essere stato un arancione. Ma che è stato sdoganato in piena campagna elettorale sia da Bonavitacola che da De Luca. Chiarito questo, va detto che Manfredi è poco tentato dal riproporre figure che già sono state a Palazzo San Giacomo. Tuttavia in queste ore di emergenza e di crisi, qualche contatto con Del Giudice lo ha avuto. Quindi la stima c'è.
Contatti e chiacchierata che Manfredi ha voluto per farsi spiegare da chi la macchina Asìa - oggi guidata da Maria De Marco, una delle nomine più controverse dell'era de Magistris, nel senso che ci si aspettava in quel ruolo uno specialista della materia non solo una brava manager - la conosce bene dal di dentro.