Galleria Vittoria di Napoli, lavori a luglio ma De Luca tuona: «I ritardi una vergogna»

Galleria Vittoria di Napoli, lavori a luglio ma De Luca tuona: «I ritardi una vergogna»
di Adolfo Pappalardo
Sabato 26 Giugno 2021, 08:03 - Ultimo agg. 17:50
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L'ultima bordata sulla galleria Vittoria, sulla chiusura da 9 mesi a questa parte, arriva dal governatore De Luca. Imbottigliato anche lui, l'altro giorno, come tutti i napoletani nel traffico impazzito. Gli sono saltati i nervi a De Luca e lì, chiuso nell'auto, ha chiamato il suo delegato ai trasporti, il consigliere democrat Luca Cascone per capirne i motivi. E ieri il caso della Galleria Vittoria è diventato l'assist per una serie di bordate contro l'amministrazione uscente targata de Magistris. Mentre da lunedì iniziano gli incontri tra Rfi, Anas e Comune per far partire finalmente i lavori. Metà luglio e uscire al più presto dal cul de sac in cui è finita tutta Napoli da nove mesi. Perché il Comune non aveva (e non ha) i soldi in cassa per sistemare un'arteria nevralgica per la città. Li mette Rfi, infatti, per un vecchio credito di palazzo San Giacomo ma è stata necessaria una delibera per blindare i fondi in questione ed evitare che fossero pignorati dalle casse comunali. 

«Napoli si è salvata per la sua grande storia e per le cose messe in campo dalla Regione, altrimenti il declino sarebbe stato drammatico. A cominciare dal traffico: ieri (due giorni fa, ndr) - racconta il governatore nel corso della sua diretta settimanale - sono arrivato davanti alla galleria Vittoria chiusa da mesi, il traffico era impazzito. Siamo ai livelli di città del terzo mondo per il traffico.

Il Comune - aggiunge - è al fallimento dopo un decennio di disastri. E un Comune al disastro non può stipulare contratti con le imprese». E proprio sul traffico il governatore si schiera in prima linea: «Mi assumo l'impegno di risolvere definitivamente il problema del traffico anche realizzando e investendo le risorse necessarie per una grande azienda di trasporto regionale».

Ma ora la soluzione, dopo lunghissimi mesi di stallo e maledizioni varie degli automobilisti napoletani, vede in prima fila Rfi che ha garantito i due milioni di euro necessari. L'unico problema era però la fila di aziende creditrici di Palazzo San Giacomo, molte delle quali già pronte ad avanzare richieste di pignoramento, levando i fondi all'Anas, da tempo pronta a farsi carico dei lavori.

Due giorni fa però lo sblocco con la delibera a firma dell'assessore Alessandra Clemente che permette a Rfi di gestire direttamente l'erogazione dei fondi nei confronti di Anas. In pratica i soldi non transiteranno nemmeno nelle casse del Comune e si procede al via libera dell'accordo firmato il 26 marzo 2015 da Rete Ferroviaria Italiana S.p.a., gruppo Ferrovie dello Stato (Fsi) e Comune, per la «rimodulazione della realizzazione delle opere di viabilità comunale a farsi, con l'inserimento degli interventi di manutenzione straordinaria per la riapertura al transito veicolare della Galleria Vittoria». Mentre soggetto attuatore è l'Anas e, a leggere la delibera, sarà appunto direttamente Rfi a «stabilire le modalità di erogazione». 

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Ieri, e proseguiranno lunedì, c'è stato invece il primo incontro tra Rfi, Anas e Comune per definire la tabella di marcia. E i tempi soprattutto. Il cantiere dovrebbe aprire a metà luglio e da lì in poi i lavori dovrebbero procedere celermente. Vedremo.

«La battaglia per la riapertura della Galleria della Vittoria è stata portata avanti con determinazione ma poiché come ha già dimostrato il Mattino in più occasioni le promesse o gli impegni dell'attuale amministrazione comunale sono stati spesso disattesi abbiamo deciso di istituire un osservatorio sulla Galleria. Ogni settimana - annuncia il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli - faremo il punto sugli interventi, sull'avvio e proseguimento dei lavori (quando effettivamente inizieranno) soprattutto per tenere il fiato sul collo a chi dovrà garantire la fine di questo calvario che ha causato gravi danni al traffico, problemi alla cittadinanza e aumento dello smog». 

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