L'ultima bordata sulla galleria Vittoria, sulla chiusura da 9 mesi a questa parte, arriva dal governatore De Luca. Imbottigliato anche lui, l'altro giorno, come tutti i napoletani nel traffico impazzito. Gli sono saltati i nervi a De Luca e lì, chiuso nell'auto, ha chiamato il suo delegato ai trasporti, il consigliere democrat Luca Cascone per capirne i motivi. E ieri il caso della Galleria Vittoria è diventato l'assist per una serie di bordate contro l'amministrazione uscente targata de Magistris. Mentre da lunedì iniziano gli incontri tra Rfi, Anas e Comune per far partire finalmente i lavori. Metà luglio e uscire al più presto dal cul de sac in cui è finita tutta Napoli da nove mesi. Perché il Comune non aveva (e non ha) i soldi in cassa per sistemare un'arteria nevralgica per la città. Li mette Rfi, infatti, per un vecchio credito di palazzo San Giacomo ma è stata necessaria una delibera per blindare i fondi in questione ed evitare che fossero pignorati dalle casse comunali.
«Napoli si è salvata per la sua grande storia e per le cose messe in campo dalla Regione, altrimenti il declino sarebbe stato drammatico. A cominciare dal traffico: ieri (due giorni fa, ndr) - racconta il governatore nel corso della sua diretta settimanale - sono arrivato davanti alla galleria Vittoria chiusa da mesi, il traffico era impazzito. Siamo ai livelli di città del terzo mondo per il traffico.
Ma ora la soluzione, dopo lunghissimi mesi di stallo e maledizioni varie degli automobilisti napoletani, vede in prima fila Rfi che ha garantito i due milioni di euro necessari. L'unico problema era però la fila di aziende creditrici di Palazzo San Giacomo, molte delle quali già pronte ad avanzare richieste di pignoramento, levando i fondi all'Anas, da tempo pronta a farsi carico dei lavori.
Due giorni fa però lo sblocco con la delibera a firma dell'assessore Alessandra Clemente che permette a Rfi di gestire direttamente l'erogazione dei fondi nei confronti di Anas. In pratica i soldi non transiteranno nemmeno nelle casse del Comune e si procede al via libera dell'accordo firmato il 26 marzo 2015 da Rete Ferroviaria Italiana S.p.a., gruppo Ferrovie dello Stato (Fsi) e Comune, per la «rimodulazione della realizzazione delle opere di viabilità comunale a farsi, con l'inserimento degli interventi di manutenzione straordinaria per la riapertura al transito veicolare della Galleria Vittoria». Mentre soggetto attuatore è l'Anas e, a leggere la delibera, sarà appunto direttamente Rfi a «stabilire le modalità di erogazione».
Ieri, e proseguiranno lunedì, c'è stato invece il primo incontro tra Rfi, Anas e Comune per definire la tabella di marcia. E i tempi soprattutto. Il cantiere dovrebbe aprire a metà luglio e da lì in poi i lavori dovrebbero procedere celermente. Vedremo.
«La battaglia per la riapertura della Galleria della Vittoria è stata portata avanti con determinazione ma poiché come ha già dimostrato il Mattino in più occasioni le promesse o gli impegni dell'attuale amministrazione comunale sono stati spesso disattesi abbiamo deciso di istituire un osservatorio sulla Galleria. Ogni settimana - annuncia il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli - faremo il punto sugli interventi, sull'avvio e proseguimento dei lavori (quando effettivamente inizieranno) soprattutto per tenere il fiato sul collo a chi dovrà garantire la fine di questo calvario che ha causato gravi danni al traffico, problemi alla cittadinanza e aumento dello smog».