Giorgia Meloni a Napoli, la sfida nell'ex enclave rossa di Bagnoli

Giorgia Meloni a Napoli, la sfida nell'ex enclave rossa di Bagnoli
di Valentino Di Giacomo
Martedì 20 Settembre 2022, 11:00 - Ultimo agg. 15:25
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La macchina organizzativa di Fratelli d'Italia si è già messa in moto, tutto deve essere pronto per venerdì alle 16 quando a Napoli arriverà Giorgia Meloni. La leader del centrodestra ha deciso di chiudere la sua campagna elettorale proprio all'ombra del Vesuvio, una mossa a sorpresa annunciata domenica pomeriggio proprio al termine del comizio già tenuto a Caserta. Ieri i dirigenti di Fdi hanno già effettuato i primi sopralluoghi, il comizio finale della presidente di Fdi si terrà all'Arenile di Bagnoli. Un luogo che consente sia di ospitare le centinaia di persone che vorranno ascoltare dal vivo Meloni ma anche di organizzare dei presidi di sicurezza ad hoc dopo le polemiche divampate proprio dopo il comizio di Caserta con la leader di Fdi che si è lamentata dei troppi episodi con disturbatori che si sono presentati ai comizi per provocare i militanti di Fdi. Bagnoli è però anche luogo simbolico, è l'antico quartiere operaio, talvolta considerato feudo rosso della sinistra. Adesso, invece, Meloni vuole dimostrare che le istanze dei lavoratori è in grado di interpretarle meglio della sinistra. «Noi abbiamo iniziato i nostri comizi da agosto - ha fatto notare dal palco di Caserta - mentre invece quelli di sinistra hanno cominciato il primo settembre dopo un'estate passata sulle barche dei loro papà». Ed è questo anche il gioco di narrazione sul quale punta la leader del centrodestra: Fdi come movimento di popolo, quello di sinistra elitario. Si vedrà, ovviamente, la risposta che darà Bagnoli. 

Anche a Napoli sarà allestito lo stesso palco che ha fatto da cornice a tutti gli altri comizi tenuti da Meloni in giro per l'Italia. È stato deciso di montarlo all'aperto del locale di Bagnoli, anche perché il palco è dotato di copertura e non si teme il rischio pioggia. A curare l'organizzazione il coordinatore cittadino Sergio Rastrelli con i referenti regionali Antonio Iannone ed Edmondo Cirielli. Da Napoli Meloni proverà a tirare la volata ai suoi candidati nei collegi cittadini: la giovane Marta Schifone capolista sia in Campania 1 che 2, Gabriella Peluso, lo stesso Sergio Rastrelli, Michele Schiano. Il più interessato, però, alla visita della leader è sicuramente l'ex prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro che, correndo nell'uninominale del collegio di San Carlo all'Arena, è chiamato a scavalcare gli avversari degli altri partiti senza paracadute. «Siamo contenti di questa scelta napoletana perché - spiega l'ex procuratore generale della Figc - dimostra l'enorme attenzione che la nostra presidente riserva alla capitale del Mezzogiorno, un impegno fatto non solo di parole ma che si concretizzerà una volta al governo per reperire sempre più risorse per il meridione».

Pecoraro chiosa poi con una battuta: «Quanto a me, dovrei conoscere tutti i miei diretti avversari, ce n'è uno che è conosciuto ma invisibile e si chiama reddito di cittadinanza». 

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Se a Bagnoli venerdì sono attese migliaia di persone e sono già state messe in movimento tutte le associazioni di area, intanto Fratelli d'Italia registra alcune adesioni significative al proprio partito proprio a Napoli. Ad annunciarle è stato ieri il coordinatore cittadino del partito, Sergio Rastrelli, a margine di un incontro con il presidente della Direzione nazionale del partito di Giorgia Meloni, Edmondo Cirielli. Hanno aderito a Fdi due ex presidenti della Prima Municipalità di Napoli (Chiaia, Posillipo, San Ferdinando), Francesco de Giovanni di Santa Severina e Fabio Chiosi. Con loro fanno il loro ingresso in Fratelli d'Italia anche Alberto Pierantoni e Maurizio Tesorone (entrambi già vicepresidenti della Prima Municipalità), Carmine De Gregorio ed Anna Bruno, (attuali consiglieri della Prima Municipalità), Pier Giorgio Rispo e Patrizia Pollio e Vito Gagliardo (già consiglieri della Prima Municipalità. «Registriamo, non senza soddisfazione - ha detto Rastrelli - ulteriori e qualificanti adesioni, segno della grande attrattività del progetto politico della nostra leader Giorgia Meloni. Prosegue anche a Napoli un processo di crescita e profondo radicamento della nostra classe dirigente sempre più pronta alla nuova sfida di governo». Alcuni di quanti sono transitati in Fdi hanno militato in passato anche in Forza Italia e nel Pdl. Sibillino il commento di Forza Italia a questi passaggi: «Il coordinamento cittadino di Fi - hanno scritto in una nota - esprime apprezzamento per l'operazione di Fratelli d'Italia che ha recuperato e valorizzato dirigenti politici che, legati all'area Cesaro, avrebbero altrimenti votato il Quarto Polo. In questa direzione ottima iniziativa. Il centrodestra, unito, continua a crescere a Napoli ed in Campania». Eppure l'ex presidente di Municipalità, Fabio Chiosi, replica: «Ho aderito a Fdi, ritengo sia un ritorno a casa provenendo da An. Il nuovo corso che il partito ha inaugurato a Napoli risponde finalmente a criteri di qualità e meritocrazia coerentemente con il progetto politico di Giorgia Meloni che sposo con convinzione da uomo di destra quale sono». 

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