Il Comune di Napoli presenta Marzo Donna 2022. Manfredi: «Battaglia di ogni giorno»

Il Comune di Napoli presenta Marzo Donna 2022. Manfredi: «Battaglia di ogni giorno»
di Alessandra Martino
Martedì 8 Marzo 2022, 17:28
4 Minuti di Lettura

«Le donne devono essere libere e autonome. Paradossalmente più c'è una rivendicazione di autonomia più cresce la violenza. Questo deve far riflettere, perchè significa che è una battaglia che dobbiamo combattere ogni giorno e non possiamo perdere».

Con queste parole il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi a Montecalvario, presso il Palazzetto Urban ha inaugurato “Marzo Donna 2022, Una stanza tutta per sé…”.

Iniziativa che ha lo scopo di mettere al centro le donne, di dar loro uno spazio per dedicarsi ai propri sogni ed alle proprie aspettative, spesso irrealizzabili nella quotidianità. Uno spazio ed un’eco necessari anche per sensibilizzare la società napoletana sulla necessità di garantire a tutte quella dignità, quella tutela e quella parità che purtroppo, ancora oggi, mancano. E' stato presentato un calendario fitto di eventi ed attività che avranno luogo dall’8 al 23 Marzo, con appuntamenti sia da remoto che in presenza. 

«C’è un impegno forte da parte del Comune, dell’assessorato alle pari opportunità su un tema che oggi è veramente un grande dramma, ovvero quello sulla violenza sulle donne. -Ha spiegato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi- Oggi utilizziamo questo 8 Marzo, proprio per sensibilizzare tutti su questa grande battaglia di civiltà che noi dobbiamo portare avanti».

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A gennaio dopo un anno di chiusura, a Napoli, sono riaperti 5 Centri antiviolenza. La nuova amministrazione, da quando si è insediata ha lavorato in prima linea per l'accoglienza, l'ascolto e l'aiuto di ogni donna e di ogni essere umano che subisca violenza.

Nonostante la mancanza di fondi l'assessora alle pari opportunità, Emanuela Ferrante, si è fatta promotrice di questo intervento.

«Il nostro obiettivo è quello di valorizzare quelli che sono i servizi che già oggi vengono erogati dal Comune. -ha continuato Manfredi-. È chiaro che devono essere ulteriormente potenziati».  Il sindaco Manfredi, in mattinata ha ricordato quanto sia importante su questo tema il coinvolgimento delle scuole, «questa è anche una battaglia culturale e le battaglie culturali si combattono partendo dalle bambine e dei bambini cercando di rompere questi stereotipi che spesso sono alla base di questi atteggiamenti violenti».

Al Palazzetto Urban di Montecalvario presente anche il Vicesindaco di Napoli, Mia Filippone che ha così commentato l'apertura dei Cav: « Tutto questo è molto significativo, perché significa restituire alla città e alle donne di questa città delle possibilità autentiche di ascolto e di attenzioni». 

In aggiunta, in mattinata sono stati premiati dal primo cittadino di Napoli,  gli alunni dell’Istituto Comprensivo Statale Casanova – Costantinopoli per la vincita del concorso di idee "Diamo un nome al Centro Antiviolenza".

Atene è il nome che la classe 3E ha scelto per il Cav di Montecalvario. Nel corso dell’incontro è stato presentato la campagna e lo Spot #IOLOTTO, realizzato dall’Assessorato alle Pari Opportunità per sensibilizzare le donne a denunciare i casi di violenza, realizzata con la disponibilità di Veronica Maya, nelle vesti di prima testimonial del progetto.

«Sono molto felice che siate qui, -ha detto l’assessora alle pari opportunità,Emanuela Ferrante- è importante che tutti conoscano i nostri Centri. Ho voluto dedicare questa giornata alla donna e a tutto ciò che la riguarda, in tutti i sensi, cioè ho voluto portare l’attenzione e concentrare l’attenzione sulla problematica della violenza. Perché, purtroppo, come sapete bene è una problematica comunque sempre costante e le violenze sono sempre in crescita».

«L’amministrazione ha avuto a disposizione 150 mila euro per tenere aperti 5 Cav per 5 mesi.  È importante che si capisca l’entità del fenomeno. -ha sottolineato la Ferrante- Perché in due mesi di apertura dei Cav sono più di 100 le donne che sono venute a chiedere assistenza.  Capiamo che il fenomeno è sempre e comunque in costante aumento. Quindi, è bene che si capisca che evidentemente ci deve essere un aiuto strutturale, cioè deve avvenire un intervento economico strutturale, perché i centri antiviolenza svolgono un'attività che a mio modo di vedere non è solo non è pubblica utilità ma proprio pubblica necessità».

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