Easter Cup Napoli, trionfa il Settebellino made in Naples alla Scandone

L'impianto di Fuorigrotta sempre più epicentro della Grande Bellezza

Antonio Chianese (al centro) con Andrea Tortorella (a sinistra) e Mario Catullo (a destra)
Antonio Chianese (al centro) con Andrea Tortorella (a sinistra) e Mario Catullo (a destra)
di Diego Scarpitti
Domenica 31 Marzo 2024, 21:22
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Pasqua clorata. Non chiude i battenti la Scandone nella Settimana Santa. Anzi, da quando l’impianto di Fuorigrotta è diventato Centro Federale permanente di alto livello (19 gennaio 2024), facile individuare l’epicentro della Grande Bellezza. E così l'Italia under 15 di Federico Mistrangelo cala il poker e si aggiudica la prima edizione della Easter Cup.

Alla presenza del ct Sandro Campagna e dell’assessore allo sport Emanuela Ferrante, il Settebellino made in Naples e in Campania dà lezioni di stile ai pari età europei.

Un crescendo di emozioni. Padroni di casa imbattuti. Gli azzurrini hanno esordito con il Montenegro (11-8), superato la Serbia (12-10) di Vojislav Cupic (ex Acquachiara e Rari Nantes Salerno), archiviato l’Ungheria (9-5), strapazzato la Croazia (12-7).

 

Top scorer. Con i suoi 8 gol si è particolarmente distinto il napoletano Antonio Chianese. «E’ stata una bellissima esperienza», racconta soddisfatto il classe 2009. «Ho conosciuto dei ragazzi che provengono da tutta Italia ed è stato un modo utile per verificare anche il livello personale rispetto agli altri», dice convinto il pallanuotista che indossa la calottina della Rari Nantes Salerno. «E’ stato molto emozionante giocare contro le migliori nazioni che praticano pallanuoto come Ungheria, Serbia, Montenegro e Croazia», sottolinea Chianese, artefice di una doppietta ai danni dei montenegrini, una marcatura contro i serbi, una segnatura rifilata ai magiari e il poker devastante in finale. «Dedico il successo ai miei familiari che mi hanno sostenuto da casa per tutto il torneo e ai miei amici che mi sono venuti a trovare ed a supportare alla Scandone durante le partite», conclude il centrovasca numero 3.

Per l’altro partenopeo Mario Catullo «è stata una bellissima esperienza da cui ho imparato molto, soprattutto dagli allenatori», riferisce l’atleta della Canottieri Napoli. «Ho avuto modo di confrontarmi con ragazzi che giocano nei diversi club italiani ed è stato molto emozionante giocare alla piscina Scandone contro squadre molto forti», ammette il marcatore numero 15. «È stata un’esperienza che mi ha aiutato a crescere e a fare meglio. Sono molto felice di aver avuto questa possibilità», chiosa Catullo. E sempre dal Molosiglio ha preso parte alla rassegna il valido figlio d’arte Salvatore Iacovelli. Dal Posillipo, invece, Riccardo Iavicoli.

«Questo torneo è stato una grande occasione formativa che ci ha permesso di confrontarci con le squadre più forti al livello europeo», argomenta Andrea Tortorella, nato a Milano ma che da sempre vive a Salerno. «È stato un onore indossare per la prima volta la calottina della Nazionale e relazionarmi con un ottimo staff tecnico, coordinato da Riccardo Tempestini», asserisce il portiere del Circolo Nautico Salerno. «Dedico la vittoria alla mia famiglia e al mio allenatore Peppe Fasano e a Tonino Luongo», chiosa l’estremo difensore (nelle foto di carlodisanto.com).

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