Italia-Spagna, prossimo vertice a Napoli. Di Maio: «La città è la perla del meridione»

Italia-Spagna, prossimo vertice a Napoli. Di Maio: «La città è la perla del meridione»
di Luigi Roano
Lunedì 21 Giugno 2021, 08:34 - Ultimo agg. 17:57
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Mentre si stavano stringendo la mano il ministro Luigi Di Maio e la sua omologa spagnola Arancha González Laya già si stavano dando appuntamento per rilanciare il secondo Foro italo-spagnolo. I due Paesi sono storicamente legati da solida amicizia e quale luogo migliore per rinnovare il patto se non Napoli? Di qui l'idea del capoluogo del Sud come sede e scenario del prossimo vertice per mettere a terra nuove sfida.

La data del vertice dovrebbe essere quella di inizio 2023 ed è Di Maio a spiegare come stanno le cose: «Il Foro italo-spagnolo è un'opportunità concreta per accendere riflettori sui luoghi, oltre che sui grandi temi.

In questo caso Napoli è un brand vincente, con la spinta giusta può affermarsi in tutto il mondo» racconta il ministro degli Esteri Di Maio.

Nel corso del bilaterale di Barcellona conclusosi 48 ore fa Di Maio ha invitato la ministra spagnola con parole che sembrano avere avuto il loro affetto: «Non vedo l'ora di farti conoscere Napoli, è la perla del Sud Italia. Napoli è emblema di un Sud che in questa ripartenza vuole affermarsi, è arte, cultura, bellezza e competenze. Gli stessi artigiani campani sono numeri uno in tutto il mondo». Il ministro sponsor d'eccezione della città dove il M5S - la sua parte politica - ha conquistato molti consensi che oggi vanno rinvigoriti in vista delle elezioni amministrative d'autunno. A Barcellona sono stati 2 giorni molto intensi, un'occasione per rafforzare le relazioni bilaterali con la Spagna il bilancio che trapela dalla Farnesina. La Spagna come Italia ha patito molto la pandemia da Covid 2019. Di Maio e la ministra hanno discusso di vari argomenti tra questi di Recovery, migranti, export da potenziamento della cooperazione economica tra i due Paesi. Temi che stanno nell'agenda di Italia e Spagna e che verranno riproposti a Napoli tra pochi mesi. Quando il Recovery avrà già iniziato, si spera, a dare qualche effetto positivo.

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Presenti tanti esponenti di spicco della politica italiana, oltre a Di Maio, il segretario del Pd Enrico Letta, il capogruppo alla Camera di Fi Antonio Tajani, David Sassoli Presidente del Parlamento Europeo. L'idea Napoli è venuta fuori durante il bilaterale quando tra i vari temi, si è anche discusso della prossima edizione del foro, che dovrà essere fatta in Italia. Quando Di Maio ha fatto l'affondo facendo la proposta Napoli alla ministra spagnola. Il ministro - naturalmente - ha confermato la volontà dell'Italia di proseguire nel rafforzamento delle relazioni bilaterali sotto ogni aspetto e ad approfondire il coordinamento italo-spagnolo sui principali temi dell'agenda europea e internazionale. Il titolare della Farnesina, nel sottolineare «le complementarietà tra le economie dei due Paesi e la proficua collaborazione in settori strategici quali l'energia e le infrastrutture, ha evocato le importanti opportunità di crescita che potranno scaturire dai rispettivi Piani nazionali di ripresa e resilienza».

Dunque Napoli ospiterà il prossimo vertice italo-spagnolo. E lacation naturale dovrebbe essere Palazzo Reale in piazza del Plebiscito edificio che è stata la casa dei Vicerè spagnoli per quasi un paio di secoli. L'ultima volta che Italia e Spagna si sono incontrate nel nostro Paese è stata proprio a Napoli e a Palazzo Reale nel corso di un trilaterale, c'era anche il Portogallo. Al San Carlo - siamo a maggio del 2019 - si tenne il simposio della Fondazione Cotec sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione e sull'innovazione. Alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella, del re di Spagna Felipe VI (con l'ex re Juan Carlos) e del presidente della Repubblica del Portogallo Marcelo Rebelo de Sousa.

Fu l'occasione per cogliere l'emozione del re di Spagna nell'essere a Napoli «che ricorda la nostra storia». E quella di una gaffe diplomatica memorabile. Durante i lavori del Cotec Europa (organizzazione informale che riunisce Italia, Spagna e Portogallo), l'orchestra suonò per errore l'inno franchista davanti a re Felipe VI e all'ex re Juan Carlos.
 

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