Murales, il caso in Regione Campania: «Stop agli scempi dei clan»

Murales, il caso in Regione Campania: «Stop agli scempi dei clan»
di Adolfo Pappalardo
Domenica 6 Marzo 2022, 10:18 - Ultimo agg. 12:24
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Da un lato l'incentivazione alla street art, dall'altro i fondi per smantellare quella che street art non è. Ovvero, è il secondo caso, i graffiti e gli altarini che inneggiano alla camorra celebrando criminali nelle vie e nei quartieri più a rischio di Napoli. Una campagna avviata nei mesi scorsi da Il Mattino e che ha portato, dopo una mappatura, decine e decine di altarini pro clan ad essere smantellati grazie al lavoro della Prefettura e delle forze dell'ordine. Ora è il turno del consiglio regionale che interviene con una legge ad hoc, su iniziativa del consigliere verde Francesco Borrelli, per incentivare l'arte di strada mentre a breve la Regione, con provvedimento dell'assessore alla Legalità Mario Morcone, per stanziare fondi ad hoc per eliminare l'arte della camorra dalle strade.

Dopo l'ok unanime in commissione Cultura di giovedì scorso, il testo è pronto per andare in consiglio regionale dove non dovrebbe alcuno stop o modifica (non la seduta di domani perché non c'è stato il tempo di calendarizzare il provvedimento ma nella prossima utile). In pratica la Regione Campania «riconosce, sostiene e valorizza la creatività urbana» e «ribadisce l'impegno contro il vandalismo e ogni forma di criminalità e i suoi segni esposti». Non è solo una dichiarazione d'intenti si tratta di favorire «un'adeguata conoscenza del fenomeno, anche mediante ricognizioni».

Attraverso un portale web dove avverrà la catalogazione degli interventi presenti nei vari comuni. E ogni anno verrà previsto un bando pubblico per richiedere finanziamenti per azioni di progettazione, partecipazione e produzione degli interventi su edifici pubblici e privati.

Sempre ogni anno, infine, viene previsto un premio di «creativita urbana» sempre per questi contest. Un modo, è questa l'idea, per promuovere l'arte di strada nei contesti periferici con l'aiuto di artisti di fama. Previsto, infine, un finanziamento, triennale che ammonta a 200mila euro per ogni 12 mesi.

Stralciato, invece, all'ultimo minuto ma sol perché a breve ci sarà un provvedimento della giunta da parte dell'assessore Mario Morcone, di un fondo per garantire ai comuni o ai proprietari di immobili di ripristinare e ripulire le facciate dei palazzi da chi si esprime nell'arte della camorra. Scritte o altarini, tanto per capirci, per ricordare o inneggiare piccoli e grandi criminali.

«C'è grande soddisfazione per l'approvazione all'unanimità della legge per il sostegno e la valorizzazione della creatività: street art, writing, e muralismo. Un provvedimento da me proposto e integrato con gli emendamenti del collega Massimiliano Manfredi, secondo firmatario, che è potuto arrivare in aula anche grazie al lavoro spedito del presidente della commissione Bruna Fiola», spiega Francesco Borrelli che continua: «Una legge importante che prevede la valorizzazione della cosiddetta street art, e che la tutela e la incentiva nel rispetto della legga e della comunità. È il frutto di un lavoro fatto in sinergia con le associazioni del territorio, ascoltate e chiamate in causa su questo progetto».

Ma non è solo promozione come conferma il consigliere regionale. «È un dispositivo che mira a contrastare chi imbratta e devasta il nostro territorio, spesso anche esaltando modelli criminali con murales e altarini dedicati alla camorra. E proprio su questo tema, l'assessore Morcone, sentito in aula, ci ha richiesto di stralciare il punto che riguarda l'abbattimento delle opere dedicate alla camorra, perché l'operazione sarà presto finanziata autonomamente dalla giunta. Un'altra buona notizia - conclude - per dare un segnale forte contro la criminalità organizzata e a quella frangia di popolazione che la idolatra, frutto di una battaglia che conduciamo da anni e che è stata inserita nel protocollo di sicurezza predisposto da Regione, Comune di Napoli e Prefettura».
 

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