Rastrelli, è scontro sul saluto fascista: dirigenti di Fdi nel mirino dei militanti

Rastrelli, è scontro sul saluto fascista: dirigenti di Fdi nel mirino dei militanti
di Dario De Martino
Giovedì 17 Marzo 2022, 07:30 - Ultimo agg. 18 Marzo, 08:05
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Prima i manifesti che ritraggono Sergio Rastrelli mentre fa il saluto romano. Poi la contestazione dell'opposizione interna al partito all'esterno dell'hotel Mediterraneo, dove era in programma il primo evento pubblico del nuovo direttivo napoletano sul tema «Nostalgia del Futuro». Una giornata piena di tensione all'interno di Fratelli d'Italia. Il partito di Giorgia Meloni non è riuscito ancora ad uscire dal tunnel del flop delle ultime elezioni amministrative. Le spaccature interne sono tante e il clima è infuocato. Di fatto sembrano delinearsi tre partiti: quello ufficiale guidato dall'avvocato Sergio Rastrelli, quello legato al consigliere regionale Marco Nonno (ieri assente all'evento) e quello di coloro che si autodefiniscono opposizione interna. Ma partiamo dall'inizio della giornata e dall'affissione in città di manifesti che raffigurano il coordinatore cittadino del partito Sergio Rastrelli immortalato mentre fa il saluto fascista. La foto, ripresa per i manifesti affissi ieri, è stata scattata durante i funerali del papà dell'avvocato, l'ex presidente della Regione Antonio Rastrelli

«Ho già provveduto a sporgere denuncia per l'affissione di alcuni manifesti con un uso improprio del simbolo di Fratelli d'Italia.

Escludo dinamiche interne al nostro mondo: le imboscate non sono nel patrimonio genetico degli uomini di destra», scrive a tarda sera, in un post su Facebook, il coordinatore del partito che aggiunge: «Solo dei vigliacchi senza onore potevano pensare di strumentalizzare una immagine dell'ultimo saluto, doloroso e privatissimo, reso innanzi al feretro di mio padre, frutto di una promessa solenne fatta sul letto di morte. Nulla - assolutamente nulla - di cui vergognarmi: al contrario». Ma la dura giornata di Rastrelli era appena iniziata.

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Nel pomeriggio, prima dell'inizio dell'evento di partito, gli esponenti dell'opposizione interna si sono presentati con uno striscione con la scritta «Giorgia dove sei?» e un volantino con una richiesta d'intervento alla leader Giorgia Meloni contro la dirigenza napoletana. Nel lungo documento viene chiesto «l'azzeramento delle cariche sia del coordinatore cittadino di Napoli Sergio Rastrelli che del coordinatore provinciale Michele Schiano, e dei loro nominati nei rispettivi organismi, dando il via alla celebrazione dei congressi, cittadino e provinciale di Napoli».
Gli esponenti dell'opposizione interna, in maggioranza candidati nei consigli municipali rimasti esclusi dalla competizione elettorale per gli errori nella presentazione delle liste del partito, accusando la dirigenza cittadina del flop alle ultime elezioni metropolitane in cui Fdi ha eletto un solo consigliere conquistando meno voti della Lega. 

Il documento è stato affidato all'eurodeputato Vincenzo Sofo, invitato ieri all'appuntamento al Mediteranno, affinché lo consegnasse a Giorgia Meloni. A questa situazione di grande confusione, si aggiunge anche il caso che riguarda il consigliere regionale Marco Nonno. Né lui, né il consigliere comunale Giorgio Longobardi, erano presenti ieri all'evento pubblico del nuovo direttivo napoletano. L'area del partito legata a Nonno, che ha eletto oltre al consigliere comunale anche il consigliere metropolitano del partito Giuseppe Nocerino, non ha partecipato all'evento in polemica con la scelta di non inserire nessuno dei loro nomi sul manifesto dell'evento. All'appuntamento, moderato da Marco Demarco, hanno partecipato invece Edmondo Cirielli (parlamentare e presidente della direzione Nazionale di FdI) Fabrizio Tatarella (animatore della fondazione di studi Tatarella). Nel corso dell'evento Rastrelli ha spiegato: «È necessario organizzare una forza politica pronta alla sfida di governo, anche mediante l'apertura del proprio raggio di azione a nuove e diverse sensibilità politiche». Prima, però, bisognerà risolvere i problemi interni. 

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