Regionali in Campania, Salvini:
«Si cambia e De Luca non riderà più»

Regionali in Campania, Salvini: «Si cambia e De Luca non riderà più»
Venerdì 11 Settembre 2020, 16:25 - Ultimo agg. 16:26
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«Non vedo l'ora che arrivi questo 21 settembre. Finalmente ci siamo: c'è aria di cambiamento, c'è voglia di cambiamento in tutta Italia e in particolare in Campania». Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini da Vietri sul Mare. «Sarà - ha ribadito Salvini - un voto poco ideologico ma molto concreto. I campani chiedono il diritto alla salute e noi andremo ad aprire, con Caldoro, i troppi ospedali chiusi. C'è gente che chiede il diritto alla vita con un ambiente pulito; io sarò già a Giugliano perché oltre che per le balle, De Luca è famoso per le ecoballe. È stato riempito di soldi ma non ha smaltito nulla e la gente muore di cancro, di inquinamento. Noi non promettiamo miracoli, però quando Stefano Caldoro ha governato lo ha fatto in maniera efficace, concreta, parlando poco e risolvendo tanto. La gente non chiede assistenza ma chiede infrastrutture». 

«Dopo il 21 settembre tra De Luca, Di Maio e De Magistris qualcuno smetterà di ridere. La Lega c'è per la prima volta in Campania e quindi sono anche emozionato, contento e commosso dell'accoglienza che abbiamo avuto, della fiducia che raccogliamo» ha incalzato Salvini. «Il centrodestra è una squadra compatta. A Napoli, a Treviso, Genova, a Bari, ad Ancona, Firenze, gli altri litigano su tutto», ha aggiunto. 

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Sottolinea il valore del «centrodestra unito», il candidato alla presidenza della Regione Campania, Stefano Caldoro. «Si tratta - ha spiegato Caldoro - di un importante segnale di un centrodestra unito, venire qui a Vietri e farlo insieme, in una delle più belle coste del mondo. Il dato politico non è trascurabile: Salvini, Meloni e Tajani sono già in giro per la Campania». 

«Noi al parolaio De Luca contrapponiamo l'operaio Stefano Caldoro, una persona che quando ha governato ha dimostrato di saper costruire, di saper lasciare un segno del proprio passaggio, di parlare poco e lavorare tanto» sostiene la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. «È esattamente quello di cui ha bisogno questa regione: affrontare la sfida infrastrutturale, sostenere le proprie aziende, rifiutare la cultura del reddito di cittadinanza, della paghetta di Stato, dei cittadini che dipendono dalla bontà della politica», ha aggiunto. «La libertà del lavoro è al centro del nostro operato ogni giorno. E poi sostegno alla famiglia, alla natalità, ai prodotti tipici, in una regione che vanta la stragrande maggioranza delle produzioni d'eccellenza d'Italia. Questa è la sfida che noi portiamo con Stefano Caldoro, con Fratelli d'Italia, partito che ha dimostrato con la propria concretezza e propria coerenza, di fare sempre la propria parte per il bene di questa Nazione - ha concluso- all'interno della coalizione di centrodestra. Confidiamo che ci sia una maggioranza di campani che non vuole le clientele, che non vuole la paghetta di Stato e che non vogliono essere presi in giro con le battute efficaci alle quali non corrispondono, purtroppo, altrettanti provvedimenti».

«Abbiamo sempre lavorato al servizio dei cittadini, uniti. Porto anche il saluto del leader della nostra forza politica, Silvio Berlusconi che ha seguito sempre con grande affetto e attenzione anche dal San Raffaele la battaglia di Stefano Caldoro in Campania. Purtroppo il Covid ha attaccato anche lui ma siccome è un leone batterà anche il Covid». Così è intervenuto il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani a Vietri sul Mare.

 

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