Roberto Fico e la rinuncia al Comune di Napoli: «La mia decisione più sofferta»

«Conoscete il mio amore per Napoli, sarebbe stato un sogno fare il sindaco»

L'ex presidente della Camera Roberto tra Emanuele Buzzi e Simona Brandolini
L'ex presidente della Camera Roberto tra Emanuele Buzzi e Simona Brandolini
di Dario De Martino
Venerdì 18 Novembre 2022, 11:00 - Ultimo agg. 16:06
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«Sulla mia candidatura a sindaco erano tutti d'accordo. I sondaggi erano stratosferici. Rinunciare è stata tra le decisioni più sofferte della mia vita politica. Conoscete il mio amore per Napoli, sarebbe stato un sogno fare il sindaco». Parola di Roberto Fico. Un anno dopo e poco più, l'ex presidente della Camera ricorda i giorni in cui era in ballo la sua candidatura a primo cittadino come esponente di quello che era il campo largo Pd-Movimento 5 Stelle. «Non ho - chiarisce però l'esponente pentastellato - nessun rimpianto. All'epoca ero presidente della Camera, non c'era un accordo in maggioranza sul mio sostituto e alle porte c'erano le elezioni per la presidenza della Repubblica. Sono contento di aver proseguito il mio lavoro e sono felice che a Palazzo San Giacomo ci sia Gaetano Manfredi». L'occasione per tornare sulla possibilità di diventare sindaco di Napoli è stata la presentazione del libro Polvere di Stelle del giornalista Emanuele Buzzi. Il volume, in cui ci sono numerose ricostruzioni inedite, racconta la storia del Movimento 5 Stelle dalla nascita fino alla scissione operata da Luigi Di Maio. Una storia di cui Roberto Fico è stato protagonista e che ieri ha ripercorso insieme all'autore del libro nella saletta dello spazio Guida di via Bisignano. 

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Sollecitata dalle domande della giornalista Simona Brandolini, chiamata a moderare la giornata, Fico non si è nascosto anche su temi scottanti come il rapporto con Luigi Di Maio: «L'elemento che ci distingueva era il modello con cui portavamo avanti le questioni politiche. E poi avevamo idee diverse sui migranti, sulle modalità di fare accordi sui territorio. Però, nonostante le divisioni, in tante fasi abbiamo fatto un passo indietro insieme per permettere al Movimento di farne uno avanti». Ma la giornata è stata utile anche per parlare di argomenti di stretta attualità. A partire dall'autonomia differenziata: «È un'idea che divide il Paese, facendo accelerare il nord e rallentare sempre di più il Sud. Non si può pensare ad un'autonomia senza i livelli essenziali di prestazione e senza il superamento della spesa storica», spiega. E su questo fronte il Movimento spera di trovare anche altri alleati: «Sicuramente il Movimento è compatto, spero che lo siano anche le altre opposizioni». Chi sicuramente si è schierato sul tema è il governatore della Campania e Fico dice chiaramente di essere «d'accordo con Vincenzo De Luca quando dice che questa proposta è irricevibile».

Non manca un passaggio sul reddito di cittadinanza: «È una misura di civiltà e dignità che aiuta le persone in un momento di difficoltà. Non faremo nessun passo indietro. Deve andare avanti così come è stato creato». E se qualcuno sta pensando alla sua abolizione, Fico avverte: «La nostra opposizione sarà durissima». 

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