Rom, addio baraccopoli: a Giugliano c'è il bonus per l'affitto

Rom, addio baraccopoli: a Giugliano c'è il bonus per l'affitto
di Maria Rosaria Ferrara
Venerdì 12 Aprile 2019, 11:30
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«È intenzione di questa amministrazione sgomberare i rom a tutela dell'incolumità e della salute pubblica». Alle 23 di mercoledì sera, durante un consiglio comunale blindato dalla polizia, è arrivato l'annuncio del sindaco di Giugliano Antonio Poziello. Il campo che sorge lungo la circumvallazione esterna sarà smantellato: l'ordinanza è stata firmata. Motivo principale, le condizioni igienico-sanitarie della baraccopoli. Oltre 300 persone vivono accampate dentro roulotte circondate da cataste di rifiuti di ogni genere. Ma il piano del primo cittadino non si fermerà alle ruspe. Per i 57 nuclei familiari ci saranno soldi a disposizione: un bonus di 5mila euro sarà elargito a chi presenterà un regolare contratto di locazione. Esattamente, al momento ci sono 150mila euro per i rom che fitteranno casa e 50mila per i minori che necessitano assistenza.
 
Questo è l'orientamento di Poziello, che sarà trascritto in una determina dirigenziale nei prossimi giorni. Dopo lo sgombero, di cui non è stata ancora fissata la data ma per cui sono partite le prime comunicazioni, i rom che vorranno ottenere il sussidio dovranno presentare ai servizi sociali del Comune un regolare contratto di locazione, che sia di un appartamento o di un piazzale. Quei 5mila euro dovrebbero appunto servire alle famiglie per cominciare a pagare l'affitto della nuova dimora e iniziare un percorso di integrazione nella comunità giuglianese. Simile provvedimento è stato intrapreso dal Comune di Napoli nel 2018 per i rom accolti presso l'auditorium di Scampia, con un bilancio non particolarmente positivo. I rom di Giugliano hanno a lungo vissuto nella zona Asi: sgomberati, iniziarono a vagare per il territorio cittadino. Fu costruito quindi un campo a Masseria del Pozzo, poi chiuso per motivi sanitari. A quel punto l'alternativa individuata da Viminale, Regione e Comune fu quella di costruire un ecovillaggio in zona Ponte Riccio. Soldi stanziati, varianti approvate: l'iter sembrava andare spedito. Ma quel piano, osteggiato sin da subito dal centrodestra cittadino che raccolse le firme per indire un referendum, nei fatti è fallito.

Dopo che per mesi l'argomento sembrava sparito dall'agenda politica, nelle ultime settimane l'opposizione ha nuovamente acceso i riflettori chiedendo la convocazione del consiglio comunale. Qui il primo cittadino ha fatto sapere che da palazzo Santa Lucia è arrivato l'ok a utilizzare le cifre destinate all'ecovillaggio (circa 900mila euro) per politiche di accompagnamento all'abitazione della comunità rom. «Il tema principale è quello dei bambini che vivono in condizioni pietose - spiega Poziello - Oggi proviamo ad affrontare la situazione rispettando la direttiva comunitaria e le linee guida nazionali fornendo accompagnamento a una comunità perché possa rendersi autonoma nel trovare un'abitazione. Ma sopratutto guardiamo con attenzione ai minori e per questo siamo pronti a intervenire per il loro benessere». Per il Pd «è una soluzione di buon senso quella dello sgombero, peccato che il sindaco ci sia arrivato solo dopo 4 anni» ha detto il capogruppo Pirozzi. Dal centrodestra Luigi Guarino bolla invece l'iniziativa come «mossa propagandistica». «Abbiamo tante famiglie disagiate a Giugliano che devono essere aiutate alla stessa stregua dei rom. Il sindaco dovrebbe dare risposte anche a quei giuglianesi che vivono sotto la soglia di povertà. Queesta è solo una mossa da campagna elettorale: vuole convincere l'elettorato di destra ma come al solito vende fumo».
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