Sanità, il valzer dei manager idonei: il ministero riammette Bianchi

Sanità, il valzer dei manager idonei: il ministero riammette Bianchi
di Ettore Mautone
Martedì 26 Marzo 2019, 11:00
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Manager di Asl e ospedali della Campania: scade oggi il termine dell'avviso pubblico bandito dalla giunta regionale della Campania ad inizio marzo per partecipare alla selezione di candidati alla guida di 14 delle 17 aziende sanitarie. Qui altrettanti manager, tra il 27 luglio e gli inizi del prossimo agosto, terminano il proprio mandato triennale. Escluse dalla tornata di nomine sono tre aziende, il Santobono guidato da Anna Maria Minicucci, il Ruggi D'Aragona di Salerno con al timone Giuseppe Longo e il San Sebastiano di Caserta di cui è direttore Mario Ferrante. Il faro a cui guardare è l'Albo nazionale aggiornato al 22 marzo scorso con la new entry di Attilio Bianchi, attuale vertice dell'Istituto Pascale, che nella prima stesura dell'elenco era risultato estromesso per non aver fatto valere il corso di formazione conseguito in istituti diversi da quelli promossi a livello regionale. Bianchi dunque figura ora nell'albo con riserva, in esecuzione del decreto del 22 marzo del Tar Lazio e dovrebbe restare saldamente in sella all'Istituto tumori di Napoli dove sta portando avanti un non facile percorso di organizzazione della rete regionale e interregionale oncologica.
 
Tra i novi ingressi spicca anche il nome di Oreste Florenzano, attuale direttore amministrativo del Ruggi. Alla Asl Napoli 1 centro in pole position (per una nomina quasi scontata) c'è Ciro Verdoliva, dallo scorso febbraio passato dalla direzione del Cardarelli al ruolo di commissario dell'azienda metropolitana. Per restare in provincia di Napoli è tornata nell'elenco nazionale da tempo Antonietta Costantini (in un primo momento esclusa) che non ha demeritato al timone di una Asl, la Napoli 3 Sud, prima di grandi poli ospedalieri di riferimento e alle prese con una frammentazione dell'offerta da ricompattare e riqualificare. A Napoli 2 nord c'è Antonio D'Amore, che ha tutti i numeri per una riconferma o un passaggio in altra azienda. Un manager che ha avuto il merito di aver rilanciato e riqualificato l'ospedale di Pozzuoli inserendo alcuni primari di alto livello nei ruoli chiave anche se sconta alcune difficoltà sul fronte della medicina del territorio in particolare nei rapporti molto tesi con i centri accreditati. Ora si accinge ad inaugurare la nuova rianimazione a Frattamaggiore anche se il presidio resta a metà del guado tra un rilancio possibile e declassamenti dettati dal piano ospedaliero.

In scadenza anche i vertici dei due policlinici universitari, Maurizio Mauro alla Vanvitelli e Vincenzo Viggiani alla Federico II, entrambi manager di lungo corso, che potrebbero sicuramente ambire a una riconferma. Per il Monaldi offre ampie garanzie l'attuale commissario Antonio Giordano che ha consentito la ripresa, dal primo aprile, del centro trapianti pediatrico. Al Cardarelli si gioca le sue carte l'attuale facente funzioni Anna Iervolino. Più complessa la partita a Caserta. Qui alla guida della Asl c'è Mario De Biasio che, pur presente nell'albo, per limiti di età dovrebbe lasciare salvo proroghe, ma la materia è controversa. Limiti di età anche per Franklin Picker alla Asl di Benevento che ne impediscono la prosecuzione liberando una casella importante nello scacchiere di una piazza difficile come quella sannita che incrocia il destino di Renato Pizzuti alla guida del Rummo. Sembra sulla strada di una riconferma Maria Morgante, alla guida della Asl di Avellino, mentre è fuori dai giochi Angelo Percopo, attuale guida del Moscati, che non è inserito neppure nell'albo nazionale. Molto probabile, infine, la conferma alla Asl di Salerno di Mario Iervolino, attuale commissario da quando Giordano è tornato a Napoli. Non presenterà domanda l'avvocato Nicola Cantone, già direttore del Ruggi, rimosso per una presunta mancanza di titoli, poi invece utilmente inserito nell'albo nazionale ma per la legge Severino oggi incompatibile con l'incarico per aver avuto in mano il timone della clinica Mediterranea a Napoli negli ultimi due anni.
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