Whirlpool Napoli Est, 13 settimane di cassa integrazione per fermare i licenziamenti

Whirlpool Napoli Est, 13 settimane di cassa integrazione per fermare i licenziamenti
di Valerio Iuliano
Martedì 13 Luglio 2021, 08:00 - Ultimo agg. 19:37
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La posta in gioco è altissima. La vertenza Whirlpool è arrivata ancora una volta ad uno snodo cruciale e in questo caso sembra che all'interno della maggioranza di governo stia prendendo corpo un folto schieramento, intenzionato a giocarsi le ultime carte per il salvataggio del sito. 

Anche questa volta, però saranno determinanti le scelte della multinazionale statunitense, che una settimana fa ha deciso di valutare con attenzione l'ultima proposta del governo. L'estensione per 13 settimane della Cig Covid ai 355 operai di via Argine per scongiurare la procedura di licenziamento collettivo è una soluzione su cui i vertici di Whirlpool saranno chiamati a pronunciarsi al tavolo di domani al Mise. L'auspicio del governo e delle parti sociali è che la multinazionale degli elettrodomestici decida di accettare ed eviti in questo modo di riproporre infausti scenari, che si sono già delineati nei giorni scorsi in altre realtà produttive. 

Nel frattempo, dalle fila di Leu è arrivata una mozione parlamentare, già inserita nel Decreto Sostegni-bis, «concernente le iniziative volte al rilancio del sito produttivo Whirlpool di Napoli e alla salvaguardia dei relativi livelli occupazionali». L'obiettivo del capogruppo in Senato Federico Fornaro, promotore della mozione, è quello di ottenere un'ampia condivisione tra le forze politiche. «Leu - spiega Fornaro - ha presentato la mozione non per farne una bandierina ma per cercare di arrivare ad una condivisione unitaria e provare a risolvere una questione che mette a rischio centinaia di posti di lavoro.

Dal Parlamento deve venire con chiarezza la richiesta alla multinazionale di aprire una interlocuzione al fine di scongiurare la desertificazione industriale di un'area del Paese le cui strategie di intervento sono determinanti per lo sviluppo del sistema Italia». La tutela del sito di via Argine viene considerata un tema di interesse nazionale e così la vertenza Whirlpool sta acquisendo centralità all'interno del Decreto Sostegni. Dalle fila dei partiti di maggioranza stanno arrivando delle integrazioni al testo, che sarà riformulato, e sulla nuova versione della mozione ci sarà poi il voto finale del parlamento. 

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Ma il primo appuntamento è quello di domani mattina. Al tavolo convocato dalla viceministra allo Sviluppo Economico Alessandra Todde siederanno i vertici di Whirlpool, insieme con gli esponenti del governo, di Invitalia, degli enti locali e delle parti sociali. Toccherà alla major dire una parola definitiva sulla Cig Covid a 13 settimane. Una possibilità che era venuta fuori a fine giugno e che rappresenta forse l'ultima chance per poter riaprire uno spiraglio nella vertenza. La richiesta di rinvio del tavolo, arrivata da Whirlpool una settimana fa, ha lasciato tutti con il fiato sospeso. La procedura di licenziamento avviata nei giorni scorsi da Gkn, intanto, ha contribuito a rendere pesante il clima. «Auspichiamo - spiega il segretario generale della Uil Campania Giovanni Sgambati - che Whirlpool arrivi a una riflessione positiva perché i licenziamenti sono un dramma per l'intero paese. Napoli e il Mezzogiorno rischiano di avere una tensione non gestibile dal governo. Noi abbiamo bisogno di lavoro ed è evidente che, in un momento in cui la ripartenza è segnata da grandi difficoltà, non sia concepibile una decisione che vada verso la drammatizzazione. L'auspicio è che la multinazionale accetti la Cig a 13 settimane». Su posizioni analoghe il leader della Fim Cisl di Napoli Biagio Trapani: «L'azienda non può venir meno alla responsabilità sociale che ha nei confronti di 350 famiglie, oltre alla responsabilità industriale dove ogni posto di lavoro è un presidio di legalità. C'è il rischio di una bomba sociale. Sappiamo che il governo sta lavorando sulla vertenza, ma sappiamo anche che sono stati perduti 24 mesi, pur essendoci già una soluzione che era l'accordo stipulato nel 2018». 

Il verdetto definitivo, dunque, toccherà a Whirlpool, che sta vagliando attentamente tutte le opzioni. Per il governo un eventuale allungamento di 13 settimane della Cig, a beneficio dei dipendenti, potrebbe significare avere poi a disposizione un lasso di tempo utile per individuare finalmente una soluzione strutturale. La reindustrializzazione del sito di via Argine sembra l'unica plausibile. 

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