Festa della vendemmia sul Vesuvio, la memoria contadina rivive a ​Casa Setaro

Festa della vendemmia sul Vesuvio, la memoria contadina rivive a Casa Setaro
Mercoledì 30 Settembre 2020, 20:30
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Domenica 4 ottobre (dalle ore 9:30) è tempo di vendemmia. A Casa Setaro, si ripercorre questo emozionante evento con una speciale giornata, una particolare rievocazione della vita contadina vesuviana che catapulta il pubblico direttamente in un'altra dimensione, rendendolo protagonista della vendemmia e portandolo alla scoperta del territorio vesuviano, del Lacryma Christi del Vesuvio Doc, abbinato ai cibi della tradizione vesuviana.

«Nonostante il momento storico, abbiamo voluto festeggiare la vendemmia 2020 come simbolo di speranza - spiega Massimo Setaro, quarta generazione della famiglia di viticoltori vesuviani -, perché la natura è l'emblema della vita che non si ferma. E neanche noi dobbiamo farlo. Anzi, dobbiamo solo prestare attenzione e avere cura, proprio come nei processi della vendemmia».



Nel pieno rispetto delle norme vigenti anti Covid-19 e solo con prenotazione obbligatoria, è possibile trascorrere una giornata di vendemmia sul Vesuvio: dopo la colazione del vigneron, con una merenda all'uva, caffè e un succo di albicocca del Vesuvio Presidio Slow Food dell'azienda Sapori Vesuviani, si ammirerà un antico Munazei, situato a quasi 400 metri d'altitudine, al cui esterno esiste una vite prefillossera curata già dal bisnonno di Massimo. Gli ospiti saranno dotati del kit di vendemmia: dopo la vestizione, si inizierà la raccolta delle uve in compagnia dello staff di Casa Setaro e dell'Ais Comuni Vesuviani che, oltre a condurre la degustazione dei vini durante il pranzo, parteciperà al lavoro svolto in vigna.

Rientrati in cantina, dopo aver fatto pigiare l'uva raccolta, la visita continuerà a percorrere i passi della memoria rurale, muta testimonianza di un mondo che scompare e del territorio vesuviano. E, soprattutto, dei Munazei: questo luogo, dal dialetto magazzino, era lo spazio in cui il contadino vesuviano depositava le uve e le trasformava in vino. Ma non solo: molti Munazei posseggono anche una cantina, scavata nella pietra, ottime per la conservazione e l'affinamento del vino. Il momento del pranzo della vendemmia è un ritorno alla tradizione, ai sapori, alle ricette di identità nostrane e genuine.



Il menù della giornata è a cura di AgriBraceria Fattoria Carpineto dei fratelli Rusciano, che possiedono un allevamento a Presenzano dal quale trasformano le carni consapevoli del benessere animale e quindi della qualità della materia prima. Carpaccio, battuta, polpetta al sugo, braciola, ragù, sfilaccio, hamburgher, picagna, bistecca e vari contorni di stagione sono la parte essenziale del pranzo che si conclude con un dessert all'albicocca del Vesuvio. In abbinamento, si potrà degustare la linea Munazei - dedicata appunto alla memoria delle architetture rurali antiche -, i vini maturati in anfora, il rosso Riserva Don Vincenzo, dedicato al papà di Massimo, e il Metodo Classico Caprettone Pietrafumante, 30 mesi sui lieviti, che ha rinnovato la sua veste con una nuova etichetta. In questo modo, un calice di vini biologici prodotti da Casa Setaro accompagnerà ogni portata. Per i bambini, è stato ideato un menù con delle variazioni. Alla fine della pranzo, si scende nella cantina scavata nella pietra lavica, situata al di sotto della Casa, e si potrà conoscere l'intero processo di vinificazione: da quando l'uva diventa mosto all'imbottigliamento del vino.
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