Studenti, gastronomi e imprenditori
discutono della pasta a Vico Equense

Studenti, gastronomi e imprenditori discutono della pasta a Vico Equense
di Ciriaco M. Viggiano
Venerdì 11 Maggio 2018, 15:55
2 Minuti di Lettura
VICO EQUENSE - È alla base della dieta mediterranea, oltre a costituire uno dei simboli gastronomici del territorio campano più conosciuti e riconosciuti nel mondo: la pasta, regina delle tavole napoletane e italiane, sarà la grande protagonista dell'incontro in programma lunedì alle 10.30 nella sede ell’istituto professionale di Stato per i servizi enogastronomici e l’ospitalità alberghiera "De Gennaro" di Vico Equense. A offrire spunti di riflessione sarà la lettura di alcuni brani tratti da "Pasta. Una grande tradizione italiana", libro curato dal giornalista e antropologo dell'alimentazione Antonio Puzzi e pubblicato da Slow Food Editore nel 2017.

Il metodo sarà quello slow, cioè quello della convivialità:  mentre si cucinerà, gli allievi del "De Gennaro" dialogheranno con i produttori di grano e pasta e con i ristoratori e tenteranno di raccontare e riscoprire il significato di uno dei prodotti alimentari più famosi e apprezzati al mondo. Nel corso della mattinata, aperta dai saluti del dirigente scolastico Salvador Tufano e della coordinatrice dell’evento Tina Apuzzo, interverranno i professori di cucina Luigi Malafronte e Pasquale Savarese, i produttori di grano, pasta o farina, Franca Di Mauro del Ristorante "Il Cellaio di Don Gennaro" di Vico Equense in rappresentanza dell’Alleanza dei cuochi di Slow Food. Conclusioni affidate a Mauro Avino, presidente della Condotta di Slow Food della Costiera Sorrentina e di Capri.

«Lo scopo è trasmettere un punto di vista alternativo rispetto a uno dei prodotti che meglio conosciamo e che diamo forse per scontato - spiega Alvino - Il tutto nella prospettiva di Slow Food che discute di diversi temi analizzandone la storia, il contesto entro il quale i prodotti si inseriscono, i fattori economici come quelli ambientali. Vogliamo consentire ai giovani studenti che si preparano al futuro di essere portatori consapevoli dei valori della nostra identità gastronomica nel mondo».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA