Federico Ghiso, una vita dedicata all'arte del giocattolo: la collezione privata e il suo libro diventano opera da museo

Tappa a Napoli, il 27 gennaio, all'Ospedale delle Bambole

Toysellers, il libro di Federico Ghiso
Toysellers, il libro di Federico Ghiso
di Erminia Pellecchia
Venerdì 26 Gennaio 2024, 12:57 - Ultimo agg. 15:32
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«Avevo tutti i supereroi della Harbert: la donna invisibile, l’uomo pietra, l’uomo allungabile, la torcia umana, Thor, Superman, quello a cui sono più legato però è l’Uomo Ragno. Me l’ha portato mio fratello quando è nato alla fine di agosto del 1978. Più precisamente, quando mia mamma e mio papà sono tornati a casa con il nuovo fratellino nella culla e hanno pensato bene di farmi trovare l’Uomo Ragno accanto, dicendomi che me l’aveva regalato proprio lui».

Nelle parole di Federico Ghiso, 50 anni, pubblicitario cresciuto con le storie dei supereroi divorate su SuperGulp Fumetti in Tv trasmesso nel 1972 e poi, dal 1977 al 1982 su Rai2, c'è tutta l'emozione che può dare un giocattolo. Quell'emozione che riesce a trasmettere magnificamente nel libro che ha curato, «Toystellers. Storie di giocattoli, collezioni e collezionisti». 284 pagine, disponibile in tiratura limitata, in tour per i musei del Belpaese con una tappa a Napoli, il 27 gennaio, dalle ore 15, all'Ospedale delle Bambole.

A raccontare con lui la genesi di questo volume che ci riporta ai tempi felici dell'infanzia e ci protietta verso il futuro, «perché se hanno una storia da narrare i giocattoli vivranno per sempre», sarà, a partire dalle 16, Antonio Sepe, fumettista e autore di Capitan Napoli.

Fanatico di Spider-Man, confessa di essere stato anche lui «morso da un ragno giocattolo». Per anni ha creduto di essere l'unico e solo collezionista di pupazzi di gomma, robot e action figure e assicura che, durante la serata, sarà possibile ammirare un rarissimo pezzo della sua collezione. Ma, mette le mani avanti, «assolutamente non in vendità».

Da parte sua, Ghiso invita a prepararsi alla lettura con l'ascolto della playlist che ha compilato ad hoc e che inizia con «Space Oddity», perché, dice, «è pensando allo spazio che si apre il libro: con Carl Sagan, il Voyager II e il disco d'oro con il meglio della nostra umanità. Lo spazio continua, con Mazinga, Capitan Harlock, Star Wars, Star Treck, Superman. E poi ecco arrivare Spiderman, Wonder Woman, Batman e perché no, anche l'Uomo da Sei Milioni di Dollari e Vita da strega, perché se faccio il pubblicitario un po’ lo devo anche a questo telefilm».

Ci sono un paio di gioiellini: Jeeg Robot cantata da Claudio Santamaria e Procton cantata da Fabio Concato, in un lisergico progetto musicale che dava voce a tutti i personaggi di Goldrake. Il finale è con Giumbolo, il buffo pupazzo che gongolava e giumbolava ogni giovedì sera sul piccolo schermo. Il preferito di Ghiso, insieme a Goldrake, l'unico sopravvissuto ritrovato, trent'anni dopo, in soffitta, un po' impolverato e ammaccato, ma ancora pronto a regalare un attimo di felicità. Da lì si è accesa la scintilla. «Oltre a cercare e collezionare i giocattoli con i quali avevo giocato tanto nella mia infanzia, come i robot di Goldrake e Mazinga, i supereroi Mego della Harbert, i Big Jim, a un certo punto ho sentito il bisogno di completare una collezione», rivela.

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Ed ecco, allora, che va alla ricerca dei pupazzi della Ledraplastic, iniziando da quelli facili da trovare in ogni mercatino -Topolino, Paperino e i tre nipotini, Pippo, Pluto – fino ad arrivare a rarità come la Pinocchietta e il Bambino pugile. Di ogni pezzo perduto e recuperato racconta la storia. «per condividere la mia folle e stupenda passione» e, per questo motivo ha chiesto ai più grandi collezionisti italiani di confidare «il loro momento più prezioso, la gioia del ritrovamento, l'entusiasmo che li guida e li spinge ad andare avanti».

Troviamo, quindi nel libro le testimonianze di Fabrizio Fontanella, che ci porta nel suo museo di Venezia, che raccoglie tutte le sue «creature di gomma»; Roberto Ballandi che ci fa scoprire il tesoro delle action figure di Indiana Jones; Federico Piccinini che ci apre il suo bunker con la più grande collezione mondiale di Mego della Harbert; Fabrizio De Angelis che analizza in ogni dettaglio il Big Jim 4332, Made in Mexico. E, ancora, Francesco Ristori ci fa volare sul suo Ufo Robot Grendizer, Fabrizio Modina, storico della mitologia moderna, ci proietta nella galassia lontana di Guerre stellari, Tommaso Consortini ci riporta ad Eternia con i Masters of the Universe, mentre vivremo le emozioni del Subbuteo con Andrea Piccaluga, campione mondiale nel 1978.

A chiudere il libro tre punti di vista diversi – avverte il sognatore Ghiso - «quello accademico di Angelica Busato che sui giocattoli si è laureata e della sua passione per Star Wars ne ha fatto un lavoro; quello di Luigi e Fabrizio, inventori di Toyssimi, e, infine, quello di un bambino: Tommaso Signorini». Chi più di un bambino, infatti, ci può accompagnare per mano in un viaggio verso l'infinito ed oltre?

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