All'Hotel Palazzo Caracciolo in scena «Tableau de Mariage» di Elvira Buonocore

la compagnia ntS’ torna in scena con un nuovo progetto site specific

Al Nuovo Teatro Sanità in scena «Tableau de Mariage» di Elvira Buonocore
Al Nuovo Teatro Sanità in scena «Tableau de Mariage» di Elvira Buonocore
Lunedì 18 Marzo 2024, 12:00 - Ultimo agg. 22 Marzo, 12:10
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Sabato 23 e domenica 24 marzo (ore 19.30), la compagnia ntS’ torna in scena con un nuovo progetto site specific: Tableau de Mariage, scritto da Elvira Buonocore e diretto da Mario Gelardi, con Francesca Cercola, Anna De Stefano, Carlo Di Maro, Gaetano Migliaccio, Gianluigi Montagnaro, Giovanna Sannino, Chiara Vitiello.

In questo nuovo progetto, ideato per il meraviglioso cortile da cerimonia dell’Hotel Palazzo Caracciolo, Gelardi porta in scena un lungo, interminabile aperitivo di benvenuto, in attesa che una coppia di sposi ritorni dal classico servizio fotografico.

Mentre si aspetta l’arrivo dei novelli sposi emergono l’ipocrisia delle relazioni e la necessità tutta borghese di salvare le apparenze, rispettando i ruoli imposti proprio dalla salda gerarchia del Tableau de Mariage. Su tutto, un dato curioso domina la scena: gli invitati hanno meno di 35 anni. Il lavoro teatrale si avvale della musica eseguita dal vivo da Carlo Vannini; i costumi sono a cura di Antonietta Rendina; luci e fonica di Alessandro Messina.

Il progetto è realizzato con il sostegno del MiC e di SIAE nell’ambito del programma “Per Chi Crea”. Un matrimonio. L’aria cerimoniale, il cattivo gusto, l’ansia da imprevisto. L’infinita attesa degli sposi, figure misteriose perse nei meandri dello shooting di coppia. Ogni momento è scandito dalla liturgia del senso comune, ogni dettaglio, stabilito da un wedding planner qualificato.

Tutto sembra perfettamente ordinario, se non fosse per un dato anagrafico che domina la scrittura: «Partendo da un presupposto reale, quale la necessità di servirsi di attori al di sotto di quella terribile soglia dei 35 anni – spiega l’ideatore del progetto Mario Gelardi –, Tableau de Mariage trasforma il vincolo anagrafico in una premessa drammaturgica: la società qui raccontata ripudia i vecchi. Li ritiene inabili, esteticamente inadeguati e inadatti ad alimentare la macchina produttiva internazionale. Per questo li allontana. Li pone ai margini. Li esclude. Un matrimonio giovane, allora. Una festa piena di vigore. Ma la giovinezza è una condizione variabile e ciò che la determina non ha valore assoluto. Specialmente in questo caso, in cui si è vecchi molto presto. I 35 anni rappresentano il vuoto nel nostro paese».

«Una dimensione di vaghezza non riconosciuta in cui si è troppo adulti per essere giovani ma troppo poco cresciuti perché il mondo riconosca e dunque accetti la pretesa di conferme e privilegi che, solo chi ha l’età per dirsi arrivato, può permettersi». E dunque cosa fanno i giovani sul margine? Come partecipano alla festa? E cosa accade quando qualcuno compie gli anni? La cornice matrimoniale è un congegno perfetto per lo sviluppo di una narrazione. Per ipotizzare una rivoluzione.

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«Dopo la chiusura del Nuovo Teatro Sanità – continua Gelardi –, la nostra compagnia ha avuto la necessità di ripensare i progetti al di là dello spazio teatrale. Ci è sembrato naturale partire da un percorso che stavamo sperimentando da tempo: quello del teatro fuori dal teatro. Così dopo Do not disturb e Tur de Vasc arriva Tableau de Mariage. L’idea è quella di scavare nelle pieghe dell’ipocrisia umana, partendo da alcuni riti di passaggio della nostra società: lo avevamo già fatto con La terza comunione e Niente fiori ma opere di bene. Al tempo la chiesta/teatro di piazzetta San Vincenzo fu scenografia naturale. Oggi che il nostro lavoro è costantemente alla ricerca di spazi alternativi, la nostra sperimentazione può essere anche più ardita. E mai come in questo spettacolo, il pubblico sarà dentro il teatro, avrà una funzione drammaturgica. Sarà parte della scena, insomma parteciperà in maniera reale ad un vero e proprio banchetto teatrale».

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