Al teatro Trianon Viviani, proseguono gli appuntamenti tematici de “Le mille e una Napoli”, ciclo di racconti-concerti, inserito nell’ambito delle Conferenze cantate. Le conversazioni-concerto, nate da un'idea del direttore artistico Marisa Laurito, tra canzoni, aneddoti e poesie, vogliono narrare il fascino del capoluogo partenopeo.
Il sesto appuntamento si terrà Mercoledì 18 maggio alle 21 ed è dedicato alle villanelle: in scena, oltre agli ideatori del format Francesca Colapietro, voce, e Mariano Bellopede al pianoforte con arrangiamenti musicali, ci saranno Luigi Fiscale al basso e contrabbasso, Marco Fazzari alla batteria.
La sesta conferenza cantata vedrà protagonista la canzone villanesca, forma profana e popolare, nata in Italia nella prima metà del XVI secolo. Questo genere comprende soprattutto brani di autori anonimi, perché nasce dall'inventiva del popolo, ma non per questo essa non si lega alla musica colta. Al genere contribuirono anche autori fiamminghi che giravano per le corti europee, tra cui Roland de Lattre (conosciuto come Orlando Di Lasso), autore della famosissima villanella “Sto core mio”. Nel percorso musicale della serata, oltre alle classiche villanelle come “Madonna tu me fai tu scorucciato”, “Villanella ch'all'acqua vai”, “No police m'he entrato nella recchia”, si ricostruirà come il genere abbia influenzato grandi autori, tra cui Gesualdo da Venosa, e come abbia condotto alla nascita della Canzone Napoletana.
Oltre alla musica, saranno presentati al pubblico momenti di approfondimento tematici, dando spazio al raffinato epistolario tra Torquato Tasso e Montevedi. Non mancherà il riferimento ai cunti del Pentamerone di Basile, profondamente influenzato dalle composizioni popolari. Lello Giulivo, cant-attore, esperto di villanelle, darà il proprio contributo artistico alla serata.
Ultimo appuntamento de “Le Mille e una Napoli”, il 26 maggio, con la conferenza dedicata al tema dell’ironia nella canzone napoletana.