La clonazione umana è un sogno possibile, ma per il momento solo a teatro. Marina Suma e Marco Belocchi sono i protagonisti di una esilarante spettacolo scritto da Giovanni Ribaud dal titolo, “Clonazione da Tiffany”, in scena all’Auditorium Marillac di Napoli il 16 marzo.
Tra fantascienza e commedia comica, la trama racconta del vedovo Gustavo Paletta (Marco Belocchi che cura anche la regia) che cede alla tentazione di un fantascientifico progetto di clonazione umana per poter riabbracciare la moglie Bettina (Marina Suma), tragicamente scomparsa. L’esperimento riesce, ma è lì che iniziano i problemi.
«Questa commedia prende spunto dalle tante innovazioni tecnologiche, come l’intelligenza artificiale, e dei paradossi che ne conseguono» spiega Ribaud che ha una lunga carriera teatrale alle spalle.
Sulla scena restano aperti molti quesiti: come fa ad inserirsi un clone quando è stato già emesso un atto di morte? Come giustificarlo davanti ai parenti e agli amici? E sarà poi all’altezza delle aspettative? Nel cast anche Paolo Ricchi, Tania Lettieri, Valentina Maselli e Dario Biancone. Clonazione da Tiffany è una produzione Associazione Culturale Genta Rosselli ETS e Coop.