Sul palcoscenico del Teatro Trianon Viviani, Federico Vacalebre, biografo ufficiale di Renato Carosone e direttore artistico del Premio Carosone, ha radunato un cast straordinario per la celebrazione dell’americano di Napoli. Ad aprire la serata è stato Il Tesoro di San Gennaro con «Lu Guarracino» e «Pigliate ‘na pasticca»; La Niña ha affascinato il pubblicato con una «Maruzzella» newpolitana e «Salomè»; esplosivo Clementino con il suo «Cos Cos Cose» e «Tutti scienziati» e con il suo clamoroso free style dedicato a Carosone; Marisa Laurito insieme a Lorenzo Hengeller hanno presentato in anteprima una deliziosa canzoncina postcarosoniana sul politically correct «Nun se può cchiù parlà» e poi «Il babà è una cosa seria»; Peppe Servillo & Solis String Quartet, che a Renato Carosone hanno dedicato un intero album, si sono esibiti con «Torero» e «Tre guagliune e nu mandolino»; Alan Sorrenti è salito in palcoscenico con «Passione» e «Giovani per sempre”.
Con Gigi D’Alessio e Rocco Hunt la scena diventa incandescente. «Pianofortissimo» e «Caro Renato» per D’Alessio che, duetta poi con Rocco Hunt in una coinvolgente «Tu vuò fa l’americano” e “Annarè”.
Carica di energia la chiusura con Enzo Avitabile e i Bottari con “T’aspetto ‘e nove”, la travolgente esecuzione di “Caravan Petrol” e “Salvamm ’o munno”.
Il Premio Carosone 2022 è finanziato dalla Regione Campania (POC 2014-2020), prodotto e promosso dalla Scabec con Teta Pitteri, in collaborazione con il Teatro Trianon Viviani.
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