Accoglienza, cure e terapie
per i bambini ucraini a Napoli

Accoglienza, cure e terapie per i bambini ucraini a Napoli
di Ettore Mautone
Giovedì 24 Marzo 2022, 11:39
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Accoglienza, formazione scolastica e cure sanitarie: in una parola «Prendiamoci cura dei bambini ucraini». Comune di Napoli e Ordine delle professioni sanitarie in campo con un progetto ad hoc che coinvolge principalmente i Terapisti della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva. L'iniziativa arriva dalla Commissione d'Albo ordinistica di quattro province (Napoli, Avellino, Benevento e Caserta) che ha incontrato Vincenzo Santagada assessore comunale alla Salute e al verde il vice-sindaco di Napoli Maria Filippone assessore istruzione e famiglia e Franco Ascolese presidente dell'Ordine delle professioni sanitarie. 

Vertice a cui hanno preso parte anche il Presidente del Corso di laurea di Terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva (TNPEE) presso Università Vanvitelli Prof. Marco Carotenuto, i vertici della commissione dei terapisti in seno all'Ordine, Francesco Cerroni e Giuseppina Della Corte (ideatori del progetto e motori dell'iniziativa) e Rossella Fasulo vice-presidente della Consulta Unitaria interprofessionale di Napoli e Campania. 
Piena disponibilità dell'amministrazione di palazzo San Giacomo ad appoggiare l'iniziativa.  Il progetto si divide in due fasi: la prima prevede l’intervento diretto di 140 studenti del Corso di laurea in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva, per le primissime fasi di accoglienza e sostenimento dei soggetti minori, presso le sedi che i Comuni individueranno come punti di raccordo.

All’interno di questo scenario saranno previste delle osservazioni, sotto stretta supervisione dei docenti del Corso per individuare soggetti con disabilità o traiettorie di sviluppo.

«I terapisti - dice Ascolese - darebbero avvio ad interventi preventivi o terapeutici dei minori a rischio o notevolmente fragili a causa di una disabilità o patologia». 

La seconda fase prevede una ricaduta strettamente in ambito sanitario-riabilitativo, dove i soggetti individuati saranno presi in carico dalle strutture riabilitative individuate che si sono già dette disponibili (La Casa dei Giochi onlus, - Fondazione Istituto Antoniano, - e Centri Pompei, Manzoni, Dinastar, Flegreo, Therapic e Futura) presi in carico dai Terapisti dell’età evolutiva che potranno offrire interventi specifici e anche supporto medico specialistico per tutti i soggetti in età evolutiva.

Carotenuto ha messo inoltre a disposizione l’Ambulatorio di Neuopsichiatria infantile da lui diretto presso AOU Vanvitelli per effettuare visite e controlli.  Il progetto incrocia un'analoga iniziativa di sostegno, già in pista, che vede impegnato il Comune di Napoli con le scuole che restano aperte anche al pomeriggio per impegnare i piccoli profughi e per consentire ai bambini ucraini di continuare il proprio percorso didattico. Come docenti sono impegnate le insegnanti scappate dalla guerra. Progetto a cui stanno lavorando la vicesindaca Mia Filippone, che detiene anche la delega alla Scuola, e l'assessore alle Politiche sociali, Luca Trapanese. L'obiettivo è coinvolgere anche le scuole che prenderanno in carico il percorso formativo dei bambini e adolescenti segnalati, in un'ottica preventiva e di integrazione.

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