Sant'Egidio, mensa e docce per i poveri grazie alla raccolta fondi di Sal Da Vinci

Sant'Egidio, mensa e docce per i poveri grazie alla raccolta fondi di Sal Da Vinci
di Alessandra Farro
Domenica 6 Giugno 2021, 10:13
3 Minuti di Lettura

Trenta tavoli, tre docce maschili e due femminili, una lavanderia e abiti puliti: la comunità di Sant'Egidio ha inaugurato ieri, in occasione del venticinquesimo anno di canonizzazione del Santo protettore, con la benedizione dell'arcivescovo di Napoli Domenico Battaglia, i locali destinati alla nuova mensa, Ristoro di Sant'Egidio, per i bisognosi, fortemente voluta da Sal Da Vinci, che si è impegnato a recuperare i fondi necessari per la ristrutturazione delle stanze.


LA POVERTÀ
«Durante la pandemia sono stato qui a cena, nella vecchia mensa», racconta Da Vinci, «ho visto una fila interminabile di persone accorrere in cerca di aiuto. Mi ha sorpreso riconoscere alcuni volti familiari del mio quartiere d'origine, la Torretta, e questo mi ha fatto riflettere: potevo esserci anche io tra loro. Così, quando i padri francescani mi hanno raccontato del nuovo posto da ristrutturare, che avrebbe permesso di poter ospitare un numero maggiore di persone, ho chiesto aiuto a chi sapevo che avrebbe accolto la mia richiesta, per riuscire a recuperare i fondi necessari perché i lavori di ristrutturazione andassero in porto».


LA MENSA
Il Ristoro Sant'Egidio è un servizio di mensa e di docce, attivo da sei anni nel convento francescano di San Pasquale a Chiaia, che riesce a sostenere i senzatetto del quartiere grazie ai 60 volontari capitanati da Massimo Miccio. Dall'inizio della pandemia, però, il numero di persone in difficoltà è cresciuto esponenzialmente. «Se prima del Covid al servizio mensa accoglievamo circa 30 persone al giorno, dopo ne sono diventate 100 e, tra queste, non ci sono più solamente gli homeless, ma anche interi nuclei familiari che prima non avrebbero mai avuto bisogno di ricorrere a noi per un pasto caldo», spiega Miccio. Gli spazi, così, non sono più stati sufficienti per ospitare tutte le richieste e i frati minori si sono posti l'obiettivo di riqualificare il centro di solidarietà. È stato Sal Da Vinci, infatti, a stimolare i donatori, ma anche a monitorare i lavori di ristrutturazione, durati quattro mesi, fino all'inaugurazione di ieri.


L'ARCIVESCOVO
«Ringrazio personalmente lo sforzo di Sal», dichiara l'arcivescovo Battaglia, durante la benedizione della mensa, «grazie alla sua bontà e a quella di tutti i volontari che seguono il Ristoro è stato possibile creare un futuro migliore per molte persone.

Ognuno di noi ha un mazzo di chiavi composto da ogni singola motivazione che ci spinge verso un atteggiamento o una scelta. Chi è qui ha scelto di fare volontariato». La mensa e i bagni saranno a disposizione dei bisognosi non appena sarà chiara la prossima normativa anti-Covid. La preoccupazione dei frati, infatti, è quella di rischiare troppi contagi aprendo le porte oggi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA