I PROVVEDIMENTI Il Colorificio San Marco, prima della “banca ore solidale”, aveva già deciso di rimborsare le bollette ai dipendenti, consegnato mascherine, gel igienizzante e guanti ad ognuno di loro, e varato il rimborso totale, da aprile a giugno, dei costi per baby sitter e badanti a chi è a casa in smart working.
A questi servizi si aggiunge lo Sportello benessere per l’assistenza psicologica, e per i figli dei dipendenti l’azienda (che ha anche donato 100 mila euro alla Fondazione Città della Speranza) mette a disposizione computer e tablet affinché tutti gli studenti possano seguire le lezioni da casa, senza che debbano indebitarsi per acquistarli o spostarsi in continuazione per scambiarseli tra familiari e amici. «Questi incontri hanno permesso di offrire il massimo sostegno possibile ai lavoratori, preservando al tempo stesso l’attività dell’azienda» commenta Giuseppe Callegaro della Femca-Cisl di Venezia, mentre Davide Camuccio di Filctem Cgil sottolinea che, «quando l’azienda è un interlocutore attento, nascono soluzioni concrete». Tra l’altro, ricorda Confindustria Venezia Rovigo, «San Marco Group si è attivato, prima di molti altri, per affrontare l’emergenza, e ha scelto da subito un approccio basato su condivisione e collaborazione».