Fos di Battipaglia, cassa integrazione fino a gennaio: «Chiarezza sul futuro»

L’accordo siglato a Confindustria riguarda tutti i 289 addetti che dovranno smaltire le ferie residue. L’azienda non si ferma

La Fos
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di Marco Di Bello
Venerdì 13 Ottobre 2023, 06:32
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Dal 14 gennaio l’orario di lavoro per i dipendenti della Fos Prysmian di Battipaglia tornerà quello tradizionale. Nel frattempo, l’azienda attiverà la cassa integrazione ordinaria e consentirà ai lavoratori di godere delle ferie accumulate. Questo l’accordo che ieri mattina le organizzazioni sindacali hanno raggiunto coi vertici dell’azienda, nell’incontro a Confindustria Salerno. L’appuntamento serviva a ratificare quanto già si erano impegnati a vagliare i dirigenti aziendali Ernesto Marzano, Claudia Aletto e Marco Giordano. Di fronte ai rappresentanti delle organizzazioni aziendali, Antonio D’Amato per la Filctem Cgil, Gerardo Giliberti per la Femca Cisl, Alessandro Antoniello per la Uiltec Uil e Rosario Bartolomeo per la Ugl Chimici, quindi è stato sottoscritto l’accordo che ha fatto sollevare la fumata bianca. Sei in tutto i punti che hanno tranquillizzato i 289 lavoratori dell’azienda battipagliese. 

Anzitutto, la Fos ha confermato la richiesta della cassa integrazione ordinaria per un massimo di 13 settimane. L’ammortizzatore sociale, pertanto, sarà attivato dal 16 ottobre al 14 gennaio 2024. L’intervento riguarderà tutte le 289 unità aziendali, ma la riduzione oraria dovrà tenere conto le organizzazioni aziendali: «Compatibilmente con le esigenze tecnico-produttive e organizzative, nonché della fungibilità delle mansioni e della professionalità - si legge nell’accordo - si darà corso alla rotazione tra i lavoratori sospesi». Questa, infatti, era stata la richiesta dei lavoratori, che temevano il blocco totale degli impianti e quindi l’impossibilità a riprendere le attività all’indomani della fine della cassa integrazione. Oltre a ciò, poi, sarà anche favorito l’utilizzo delle ferie residue: «I lavoratori potranno fruire le ferie residue maturate e non godute preventivamente all’utilizzo della Cigo», si legge ancora nell’accordo. L’azienda, inoltre, riconoscerà anticipatamente il trattamento di integrazione salariale ordinaria alle normali scadenze di paga. 

«Ci aspettavamo di più da parte della politica, da questo e dai governi precedenti - ha spiegato Carmine Rubino, segretario generale Ugl Salerno - un’eccellenza come Fos è patrimonio di tutti.

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Qui, nonostante l’accezione Made in Italy sia sulla bocca di tutti non l’abbiamo ancora capito, dal canto suo invitiamo Prysmian ad essere chiara su cosa realmente vuole fare per la Fos, che vede impegnati 300 lavoratori fissi, più circa 70 interinali già sospesi dallo scorso 1° settembre e circa 200 lavoratori dell’indotto. La Ugl tutta farà tutto ciò che sarà necessario per scongiurare il peggio».
 

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