Scarpetta, lite sul film di Martone: no alle riprese nel palazzo di via Colonna

Scarpetta, lite sul film di Martone: no alle riprese nel palazzo di via Colonna
di Gennaro Di Biase
Venerdì 17 Luglio 2020, 00:00 - Ultimo agg. 16:00
4 Minuti di Lettura

Un intreccio nell’intreccio, quello che riguarda il film “Qui rido io” di Mario Martone intorno all’articolatissima vicenda familiare degli Scarpetta. Da Castel Capuano a Villa Pignatelli, dal centro storico a Chiaia: sono tante le location napoletane che nella pellicola faranno da sfondo alla vita di Eduardo Scarpetta, autore di Miseria e Nobiltà, gigante della commedia partenopea e padre di Eduardo, Peppino e Titina De Filippo, concepiti durante la lunga relazione extraconiugale di Scarpetta con Luisa De Filippo. La storia di Scarpetta si girerà ovunque, ma tra le location rischia di saltare proprio il celebre palazzo Scarpetta, storica residenza dell’autore in via Vittoria Colonna, nei pressi del palco del Sannazaro che lo vedeva protagonista. Nell’atrio dell’edificio spiccano un’allegoria della musa dell’arte e tre statue fatte scolpire dopo il successo della commedia “Na Santarella”. «Alcuni condomini del palazzo non erano convinti del contratto - spiega Maria Basile, famosa attrice teatrale e vedova di Mario Scarpetta - Hanno trovato esagerato cedere i diritti d’immagine. Si sta lavorando a una soluzione del problema - conclude Basile - La produzione aveva offerto 500 euro per mezza giornata di riprese. Per ora aspettiamo il 22 luglio».

Il film racconta la storia e i tanti amori, clandestini e non, di una famiglia cruciale nella storia dell’arte napoletana del Novecento: gli Scarpetta, definiti talvolta “Scarpetta-De Filippo-Murolo”. Nel gossip trovano posto persino i Savoia (Rosa De Filippo, moglie di Scarpetta e zia di Luisa De Filippo, era stata amante di Vittorio Emanuele II), e nella trama del lavoro di Martone compare - tra le altre cose - la causa legale tra Scarpetta stesso e Gabriele D’Annunzio successiva al riadattamento teatrale de “La figlia di Iorio” del poeta pescarese, i cui proventi furono destinati alla costruzione dell’altra celebre villa del commediografo, nel Vomero antico, che reca l’iscrizione “Qui rido io” da cui il film prende il titolo.
 

 

«Certe tradizioni a volte sarebbe meglio perderle - ha scritto sui social Mariolina Cozzi Scarpetta - La lista di personaggi famosi vittime di irriconoscenza è lunga e ben conosciuta e oggi si arricchisce di Scarpetta. Mai avrei supposto che qualche condomino di via Vittoria Colonna 4 avrebbe negato l’autorizzazione a girare delle scene del film di Mario Martone nel cortile del palazzo. Stiamo parlando di un film su Eduardo Scarpetta, gloria del teatro napoletano (e non solo) e sulla sua non meno famosa famiglia. Un film che sarà visto da milioni di persone, formidabile pubblicità per Napoli ed anche per il palazzo, non potrà avvalersi di scene girate in quella che fu la casa degli Scarpetta per l’opposizione di alcuni condomini? Siamo alla farsa tragicomica. Qui piango io (si spera in una rapida inversione di tendenza)». «Per girare le riprese ci sarebbe voluta l’unanimità del condominio - commentano il consigliere regionale Francesco Borrelli e la consigliera della Municipalità I Benedetta Sciannimanica dei Verdi - Qualcuno ha sollevato perplessità sui tempi e sul significato della cessione dei diritti di immagine del palazzo. Il 22 è la sola data possibile per le riprese. Speriamo bene».

«Dispiace ma talvolta succede - spiega il direttore della Film Commission Campania Maurizio Gemma - Non si può obbligare i privati a dare autorizzazioni, anche se molto spesso si sono mostrati sensibili ad aprire le porte al cinema. Grazie al grande lavoro messo in campo dalla nostra Film Commission e agli effetti positivi della legge regionale sul cinema del 2016, in Campania si girano oggi 150 produzioni all’anno contro le 10 di 15 anni fa. Abbiamo sollecitato i cittadini, e grazie a loro e alle istituzioni si sono fatte cose belle e complesse. Il film di Martone si gira a Castel Capuano, Villa Pignatelli, Chiaia, centro storico, Lungomare. Questa situazione sarebbe un peccato, nel caso si troverà una location alternativa convincente». Proprio ieri per il film di Martone (con Toni Servillo protagonista), il Comune ha emesso un apposito dispositivo di traffico su via Piscicelli per il 20 luglio.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA