Napoli, il campanile di San Lorenzo Maggiore ripulito con un laser «intelligente»

Napoli, il campanile di San Lorenzo Maggiore ripulito con un laser «intelligente»
di Gennaro Di Biase
Domenica 14 Aprile 2019, 00:00
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Un «laser intelligente» per ridare dignità al campanile di San Lorenzo Maggiore, per ripulirlo dallo smog, dall’abbandono degli anni e dai tristi graffiti degli incivili che lo hanno deturpato. Questa l’iniziativa portata avanti dalla Fondazione Angeli del Bello: «È un laser in fibra ottica – spiega Paolo Salvadeo, direttore generale di El. En., azienda creatrice del macchinario – Rispetta le superfici di valore e le patine originarie. È autoselettivo, intelligente: quando trova la pietra viene riflesso, quando invece trova un graffito o una crosta nera, li ripulisce». Cura dell’arte ma non solo: l’operazione-campanile è stata anche un modo per rispolverare la questione del progetto Unesco, che «su San Lorenzo è bloccato – sospira Giuseppe Serroni, coordinatore di Angeli del Bello Napoli – Qui i lavori non sono mai iniziati e il ponteggio, ci hanno comunicato, non andrà via prima del 20121».

Da vent’anni non si operava sul campanile. In mezzo a turisti e curiosi, la scritta «Mastiffs» che ha deturpato la basilica del XV secolo viene via come l’acqua. «Il laser viene utilizzato per la prima volta nel centro storico di Napoli – spiega il direttore del laboratorio di restauro del museo Biagio Greco con Marianna Musella, autrice dell’intervento – Tutto senza agenti chimici». Il laser blaster 50w, usato tra l’altro negli interni di Capodimonte e per ripulire il Ponte Vecchio a Firenze, vale 60mila euro: «Il civismo, l’educazione alla bellezza e al rispetto sono i pilastri della civiltà – osserva il presidente della fondazione fiorentina Angeli del Bello Giorgio Moretti – Perciò non potevamo mancare oggi a Napoli». Il lavoro sul campanile non è finito ieri, ci sarà una seconda tappa di completamento entro un mese. «Questo evento – commenta Giampiero Perrella, presidente della IV Municipalità – è un gesto d’amore verso la città».

Eppure i ponteggi, messi in via preventiva dopo il distacco del cornicione alla Galleria Umberto, si notano eccome a San Lorenzo. «Sono qui da cinque anni – aggiunge Serroni – e non andranno via prima del 2021. Per toglierli si aspetta che partano i lavori Unesco del campanile e della Chiesa, bloccati per via di lentezze burocratiche: abbiamo scelto di ripulire San Lorenzo anche per ricordare questa vicenda». L’investimento assegnato a San Lorenzo è di 3,5 milioni. «Un mese e mezzo fa abbiamo sottoscritto una petizione alla Soprintendenza e all’assessorato all’Urbanistica – continua Perrella – per liberare il monumento dai ponteggi. Entro maggio, dicono dal Comune, dovrebbero aggiudicare i lavori del complesso. Gli esecutivi sono già approvati». C’è il timore che qui a San Lorenzo non si faccia nulla? «Il timore c’è – conclude Perrella – ma l’attenzione è alta e il bando di gara è in corso». 
 
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