Un «laser intelligente» per ridare dignità al campanile di San Lorenzo Maggiore, per ripulirlo dallo smog, dall’abbandono degli anni e dai tristi graffiti degli incivili che lo hanno deturpato. Questa l’iniziativa portata avanti dalla Fondazione Angeli del Bello: «È un laser in fibra ottica – spiega Paolo Salvadeo, direttore generale di El. En., azienda creatrice del macchinario – Rispetta le superfici di valore e le patine originarie. È autoselettivo, intelligente: quando trova la pietra viene riflesso, quando invece trova un graffito o una crosta nera, li ripulisce». Cura dell’arte ma non solo: l’operazione-campanile è stata anche un modo per rispolverare la questione del progetto Unesco, che «su San Lorenzo è bloccato – sospira Giuseppe Serroni, coordinatore di Angeli del Bello Napoli – Qui i lavori non sono mai iniziati e il ponteggio, ci hanno comunicato, non andrà via prima del 20121».
Da vent’anni non si operava sul campanile. In mezzo a turisti e curiosi, la scritta «Mastiffs» che ha deturpato la basilica del XV secolo viene via come l’acqua. «Il laser viene utilizzato per la prima volta nel centro storico di Napoli – spiega il direttore del laboratorio di restauro del museo Biagio Greco con Marianna Musella, autrice dell’intervento – Tutto senza agenti chimici». Il laser blaster 50w, usato tra l’altro negli interni di Capodimonte e per ripulire il Ponte Vecchio a Firenze, vale 60mila euro: «Il civismo, l’educazione alla bellezza e al rispetto sono i pilastri della civiltà – osserva il presidente della fondazione fiorentina Angeli del Bello Giorgio Moretti – Perciò non potevamo mancare oggi a Napoli». Il lavoro sul campanile non è finito ieri, ci sarà una seconda tappa di completamento entro un mese. «Questo evento – commenta Giampiero Perrella, presidente della IV Municipalità – è un gesto d’amore verso la città».
Eppure i ponteggi, messi in via preventiva dopo il distacco del cornicione alla Galleria Umberto, si notano eccome a San Lorenzo. «Sono qui da cinque anni – aggiunge Serroni – e non andranno via prima del 2021. Per toglierli si aspetta che partano i lavori Unesco del campanile e della Chiesa, bloccati per via di lentezze burocratiche: abbiamo scelto di ripulire San Lorenzo anche per ricordare questa vicenda». L’investimento assegnato a San Lorenzo è di 3,5 milioni. «Un mese e mezzo fa abbiamo sottoscritto una petizione alla Soprintendenza e all’assessorato all’Urbanistica – continua Perrella – per liberare il monumento dai ponteggi. Entro maggio, dicono dal Comune, dovrebbero aggiudicare i lavori del complesso. Gli esecutivi sono già approvati». C’è il timore che qui a San Lorenzo non si faccia nulla? «Il timore c’è – conclude Perrella – ma l’attenzione è alta e il bando di gara è in corso».
Napoli, il campanile di San Lorenzo Maggiore ripulito con un laser «intelligente»
di Gennaro Di Biase
Domenica 14 Aprile 2019, 00:00
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