Rc auto, altra stangata; i partiti si mobilitano: «A Napoli stop rincari»

Passi in avanti con la norma del governo che ha istituito il tariffario unico dei rimborsi

Rc auto, altra stangata i partiti si mobilitano «A Napoli stop rincari»
Rc auto, altra stangata i partiti si mobilitano «A Napoli stop rincari»
di Gennaro Di Biase
Venerdì 19 Gennaio 2024, 23:48 - Ultimo agg. 21 Gennaio, 10:58
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Rc auto: passi in avanti nella lotta alle truffe con l’approvazione del tariffario unico per i rimborsi, ma nessun progresso sulla tariffa unica per i cittadini virtuosi. La proposta di legge di un anno e mezzo fa, nonostante un appoggio bipartisan, non è mai stata calendarizzata, e la stangata per Napoli è di nuovo realtà.

Partenope e Prato guidano la classifica delle polizze più costose: oltre i 559 euro all’anno contro una media nazionale di 391 euro (al terzo posto Caserta, con 501 euro. Quarta Pistoia, con 487). Anche stavolta le spese per gli automobilisti partenopei sono salatissime. Bene, dunque, nel contrasto ai furbetti delle assicurazioni. Va fatto di più, però, «per i cittadini partenopei». Questa, in sintesi, la posizione dei deputati di Fdi, Fi, Pd, Lega e Alleanza Verdi-Sinistra. Il sostegno bipartisan contro i rincari Rca all’ombra del Vesuvio arriva anche nel ‘24, e all’orizzonte non sono escluse iniziative per appianare la disparità delle Rca tra Nord e Sud.

Le regole sono appena cambiate, col via libera del governo alla Tabella unica nazionale per la valutazione del danno permanente biologico. La riforma introduce uno schema sulle menomazioni all’integrità psicofisica tra 10 e 100 punti di invalidità. La mossa ha portato ordine nei rimborsi post-incidenti, ma le disparità territoriali restano sulle tariffe.

Per il 14 febbraio il Garante per la sorveglianza dei prezzi, su indicazione del Ministero del Made in Italy, ha convocato la Commissione di allerta rapida di sorveglianza sul settore assicurativo. Il 9 dicembre del 2022, il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Borrelli aveva proposto una modifica all’articolo 133 del codice delle assicurazioni private. In sostanza, «un tariffario unico per tutta la nazione - ricorda - La legge non è mai stata calendarizzata. La nuova norma colpisce i sistemi di truffa al Centro Sud, e siamo d’accordissimo. 

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Ma perché un napoletano che non ha incidenti, a parità di età e mezzi, deve pagare il triplo di un cittadino di Enna o Milano? Chiederò che la nuova regola sui rimborsi venga abbinata alla norma sulla tariffa unica. Le Rc Auto, con questo andazzo, suonano come un’autonomia differenziata già applicata alle macchine». A novembre le polizze si sono impennate del 7,8%, 31 euro in più. Cresciuto del 3,1% anche il differenziale di premio, cioè la somma pagata dall’assicurato, tra Napoli e Aosta: è di 248 euro. Tra Napoli ed Enna, città meno cara d’Italia (275 euro a polizza), il differenziale è di 285 euro. Seguono Oristano (292 euro a polizza) e Potenza (297). Maggioranza e opposizione annunciano misure. A partire da Sergio Rastrelli, senatore FdI: «Sono in fase di redazione disegni di legge di iniziativa parlamentare trasversali alle forze politiche per garantire finalmente l’effettiva riduzione delle differenze dei premi applicati sul territorio nazionale nei confronti di assicurati con identiche caratteristiche soggettive e collocati nella stessa classe di merito. In parallelo vanno rafforzati i meccanismi perequativi e potenziate le dinamiche premiali per gli automobilisti virtuosi delle province ad alto tasso di sinistri, e intensificati i controlli sulle residenze di comodo e sull’illecita circolazione - estesa in Campania - di veicoli privi di copertura assicurativa».

«Come parlamentare della provincia di Salerno la redistribuzione più equa dei premi assicurativi è senz’altro auspicabile - interviene Attilio Pierro della Lega - Credo però che occorra un approccio diverso e non sulla redistribuzione tariffaria tra chi risiede al Nord o al Sud. In certi Comuni siciliani e campani gli automobilisti pagano molto meno di Milano, Torino o Roma. Il punto è premiare i virtuosi dei grandi centri quanto quelli dei piccoli centri urbani. Si intervenga senza battaglie demagogiche, ma con misure precise affinché gli automobilisti virtuosi paghino meno». «Per i campani la polizza Rca costa di più - spiega Valeria Valente, senatrice Pd - Una distorsione. Sarebbe importante iniziare un lavoro tra tutte le forze politiche, partendo dai parlamentari del territorio, per superare la penalizzazione ingiusta di cui da troppo sono vittime i campani». «L’approvazione della tabella unica nazionale per i risarcimenti alle vittime di incidenti è un passo importante verso l’armonizzazione delle tariffe - argomenta Fulvio Martusciello, europarlamentare Fi - La disparità di trattamento era la fotografia di un Paese duale, dove chi risiede al Sud gode di diritti più limitati. Resta il salasso permanente sulle polizze Rca per i residenti al Sud, e soprattutto a Napoli e in Campania, anche questo inammissibile. La parità nei risarcimenti è un segnale che va in questa direzione».
 

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