Scuola, nuovo sciopero a Napoli: «Chiusi nidi e infanzia»

Poco personale, protestano i sindacati: «Troppe criticità, il Comune ci ascolti»

Il De Meis inaugurato a Ponticelli
Il De Meis inaugurato a Ponticelli
di Mariagiovanna Capone
Domenica 15 Ottobre 2023, 22:40 - Ultimo agg. 17 Ottobre, 07:26
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La scuola comunale oggi si ferma. I sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno indetto un’assemblea generale e con tutto il personale educativo e scolastico del Comune di Napoli scenderanno in piazza «affinché siano eliminate e risolte le tante criticità più volte denunciate». La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la decisione di «sottrarre due dipendenti alla scuola, per spostarle per attività di staff al consiglio comunale e a Città Metropolitana», insistono i sindacati sottolineandone il ruolo: «Una è istruttore direttivo scolastico, l’altra è maestra di sostegno». Insomma, mentre da settimane hanno interloquito con l’amministrazione per avere più maestre di sostegno e più bidelli, i sindacati si vedono scippare risorse. Oggi quindi asili nido e scuole dell’infanzia di competenza comunale saranno chiusi e il personale scenderà in piazza. 

Nel documento, firmato da Luciano Nazzaro e Danilo Criscuolo di Fp Cgil, Agostino Anselmi e Giuseppe Ratti di Cisl Fp, e Annibale De Bisogno e Ida Grassia di Uil Fpl, è stato sottolineato lo sforzo dell’amministrazione comunale di partire immediatamente con la refezione scolastica, cosa invece non ancora possibile nelle scuole statali per il ritardo nell’assegnazione di personale Ata aggiuntivo da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito e nei pagamenti non ancora avvenuti da parte delle famiglie.

Una vicenda su cui l’amministrazione comunale si è impegnata a fornire soluzioni concrete, come apparso evidente dai tanti incontri con i sindacati. «Tuttavia - incalzano Criscuolo, Anselmi e De Bisogno - ci sono ancora tante criticità da risolvere».

L’assemblea di oggi «è volta a sentire anche la voce dei docenti, degli istruttori direttivi scolastici, del personale amministrativo delle segreterie e dei bidelli comunali che non possono lavorare in queste condizioni di disorganizzazione causata dalla mancanza di personale ausiliario addetto alle pulizie e all’assistenza dei bambini, personale non dipendente del Comune di Napoli».

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Secondo i sindacati «non si riescono ad assicurare in molte scuole servizi di pulizia, igiene, né i servizi di assistenza ai bambini per i loro bisogni in quanto non c’è personale ausiliario che li possa accompagnare nei bagni». Altro nodo è la carenza di maestre di sostegno (ne servirebbero almeno 50) al punto «da costringere una sola maestra a seguire due-tre bambini con disabilità diverse tra loro» sostengono Criscuolo, Anselmi e De Bisogno. Oggi sarebbe dovuto partire il tempo pieno 8-16, «ma comunque non in tutte le scuole proprio perché mancano maestre di sostegno e bidelli. Per consentirlo però si vogliono negare diritti ai dipendenti, sia in termini di ferie che di permessi».

A questi nodi, si aggiunge l’incognita «della nuova figura di istruttore direttivo scolastico, che avrebbe dovuto migliorare l’efficientamento del servizio educativo, ma che ancora non ha assunto la giusta connotazione giuridica, amministrativa e funzionale»; e «il funzionamento delle scuole assicurato dall’autotassazione del personale che provvede all’acquisto del materiale di nettezza, didattico e ludico, in quanto tutte le strutture ne sono sprovviste». Da oggi, insomma, i sindacati chiamano a raccolta «dipendenti e famiglie affinché, in tempi celerissimi, vengano affrontati e risolti tutti questi problemi così da non pregiudicare l’anno scolastico».
 

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