Le nostre api sono in grave pericolo: ecco come possiamo aiutarle

Pesticidi, parassiti ed eventi climatici estremi ne minacciano la sopravvivenza

Le api italiane in pericolo
Le api italiane in pericolo
di Ferdinando Gagliotti
Mercoledì 12 Aprile 2023, 12:30 - Ultimo agg. 19:21
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Le api sono animali estremamente importanti per la nostra vita. Il loro apporto all’ambiente non si ferma di certo ai prodotti dell’alveare, quali miele, cera, o propoli: le api, domestiche e selvatiche, sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta, e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo.

Oggi, questi esseri tanto minuscoli quanto fondamentali per la nostra sopravvivenza non vivono un momento felice: secondo le stime del 2015 dell’unione internazionale per la conservazione della natura, circa il 10% delle specie di api europee sono attualmente minacciate di estinzione, a causa di pesticidi, parassiti ed eventi meteo estremi.

Senza questi insetti, molte specie di piante si estinguerebbero e gli attuali livelli di produttività potrebbero essere mantenuti solamente ad altissimi costi, attraverso l’impollinazione artificiale.

La situazione però non è irreparabile: «Le api stanno attraversando un momento complicatissimo, ma l’estinzione non è imminente». Chi parla è Antonio Carrelli, tecnico apistico di Apas, apicoltori campani associati. «Le cause di questa “crisi” sono molteplici: dall’uso diffuso e spregiudicato di pesticidi a patologie spesso incurabili, dalla perdita del proprio habitat fino al cambiamento climatico. Fattori che minano la vita di questi insetti». 

«Gli insetti impollinatori, api in primis, garantiscono una percentuale altissima delle produzioni agricole attraverso l’impollinazione. Se venissero a mancare, non avremmo più sulle nostre tavole frutta, verdura e persino carne, dato che gli animali si nutrono di vegetali», ammonisce Carrelli. «L’apis mellifera, o ape da miele, essendo allevata dagli apicoltori garantisce un servizio adeguato di impollinazione su tutto il nostro territorio, andando a colmare quell’enorme vuoto creatosi con la perdita degli impollinatori naturali».

In concreto, come possiamo aiutare questi animali? «Sicuramente approntando una serie di politiche che vadano a ridurre le quantità e i tipi di pesticidi utilizzati - suggerisce il tecnico di Apas -, rivedere le politiche per il cambiamento climatico a garanzia degli habitat e finanziare una ricerca adeguata per trovare una soluzione alle patologie che spesso causano alle api enormi problemi». A inizio anno, il Guardian ha raccontato di un primo vaccino al mondo per le api, approvato negli Stati Uniti. Questo speciale siero mira a frenare la peste, una grave malattia causata dalle larve del batterio Paenibacillus che può indebolire e uccidere gli alveari. Attualmente non esiste una cura per la malattia. «Nell’immediato, però, possiamo aiutare il comparto acquistando miele prodotto in Italia, riconoscibile dalle etichette sui vasetti». 

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Tante sono le iniziative messe in campo dagli apicoltori: da “L’ape va a scuola”, con alcuni tecnici impegnati nella divulgazione di informazioni su questo tema nelle scuole della Campania, fino alle fattorie apistiche aperte al pubblico. Alle api è assegnata anche una giornata mondiale, prevista per il 20 maggio di ogni anno.

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