Fedez querela il Codacons: «Contro di me una campagna quotidiana». La risposta ironica del presidente: «Sei nullatenente»

Stavolta è il cantante a denunciare per calunnia e diffamazione il Codacons che con un esposto aveva chiesto alla Guardia di Finanza una verifica sulle società del rapper

Fedez querela il Codacons: «Contro di me una campagna quotidiana». La risposta ironica del presidente: «Sei nullatenente»
Fedez querela il Codacons: «Contro di me una campagna quotidiana». La risposta ironica del presidente: «Sei nullatenente»
Lunedì 19 Febbraio 2024, 10:06 - Ultimo agg. 19:02
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Continua la guerra tra Fedez e il Codacons. Stavolta è il cantante a denunciare per calunnia e diffamazione il Codacons che con un esposto aveva chiesto alla Guardia di Finanza una verifica sulle società che gestiscono le attività artistiche del rapper. A darne notizia è oggi il Corriere della Sera. »Da tempo - scrivono i legali dell'artista - il Codacons ha intrapreso una campagna mediatica e giudiziaria quasi quotidiana« nei confronti di Fedez «per presunti comportamenti censurabili, quando non addirittura penalmente rilevanti. Tutte le contestazioni mosse - aggiungono - si sono rivelate infondate e strumentali unicamente ad attaccarlo ingiustamente»

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L'esposto alla Guardia di Finanza

Ma cosa è successo? Dopo le parole del rapper, dichiaratosi «nullatenente» in un procedimento per diffamazione che risaliva al novembre 2020, è il momento del contrattacco per Federico Lucia e per i suoi genitori Annamaria Berrizaghi e Franco Lucia. Assistiti dagli avvocati Gabriele Minniti ed Andrea Paolucci, hanno depositato in procura a Milano una querela nei confronti dell’associazione dei consumatori. I genitori di Fedez scendono in campo in quanto amministratori unici della Doom srl e della Zedef srl. E ipotizzano i reati di calunnia e diffamazione. La calunnia, che è il reato che commette chi accusa qualcuno davanti all’autorità giudiziaria sapendolo innocente, è ipotizzata per l’esposto alla Guardia di Finanza che chiedeva di indagare sulla «nullatenenza».

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Fedez, il "nullatenente" 

Secondo gli avvocati, che parlano per tramite dei loro assistiti, quella del Codacons sarebbe una "campagna mediatica e giudiziaria quasi quotidiana" che va avanti da tempo contro Fedez per "presunti comportamenti censurabili, quando non addirittura penalmente rilevanti".

I legali, infatti, sottolineano che tutte le contestazioni mosse dall'associazione al rapper "si sono rivelate infondate e strumentali". Anzi, aggiungono, sono state fatte con il solo scopo di attaccarlo ingiustamente.

Attualmente le due parti sono impegnate in un processo partito da una querela del Codacons nei confronti del rapper durante la pandemia, quando Fedez accusò l'associazione di fare pubblicità ingannevole sul suo sito. La richiesta di archiviazione da parte della procura di Roma della posizione del rapper è stata respinta dal giudice, che il prossimo 6 maggio ascolterà le ragioni di Fedez. Nel frattempo, dal Codacons è arrivata la richiesta di approfondimento delle società del rapper dopo che lui si è dichiarato "nullatenente", sottolineando che ogni suo avere è intestato alle società che fanno capo ai genitori.

Ma ciò che il Codacons ha dichiarato nell'esposto presentato in procura, secondo gli avvocati di Fedez, è una "ricostruzione parziale dei fatti e non veritiera nonché in grado di instillare nel lettore medio, per le espressioni utilizzate, sebbene in forma ipotetica, il (falso) convincimento che dietro lecite operazioni societarie si celino condotte illecite". Questo, per i legali, rappresenterebbe una condotta "gravemente diffamatoria". Una nuova puntata si aggiunge così alla saga Codacons-Fedez.

La risposta “ironica” del Codacons

Il Codacons dopo le accuse da parte di Fedez non ha esitato a controbattere. Il presidente Carlo Rienzi ha risposto “ironicamente” al rapper: «Ciao, Federico, sono Carlotto Patatino, come mi chiami tu, so che ti sei un pò offeso perché abbiamo fatto un esposto alla Guardia di Finanza per la rete di società di cui sei azionista, ma tu sei nullatenente, ma che ti frega, non devi temere niente, vedrai che non uscirà fuori niente. Anche se, però, stai attento perché, giuridicamente, se tu c'hai le società, non è che puoi dire che sei nullatenente. Poi l'altra cosa, non andare con la Lamborghini a dare i soldi ai poveri, perché come fanno a credere le persone che sei nullatenente? E caro broccolino poi ti offendi pure, per carità, noi non vogliamo offendere nessuno, sia detto chiaramente. Non mi sembri però un tipo che ha una grande dignità che si possa offendere, ma se ti abbiamo offeso, ti chiediamo scusa. Vedremo cosa dirai ai giudici».

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