DearMoon, cara Luna, carissima in effetti: fatte le debite proporzioni e nonostante lo sconto-comitiva, il tycoon giapponese Yusaku Maezawa sborserà da mezzo miliardo a un miliardo di dollari per volare attorno alla Luna insieme a otto suoi ospiti sulla navicella Starship di Elon Musk. Poco male, al re del commercio elettronico ne restano, di miliardi, almeno altri tre nonostante continui ad accrescere la sua collezione di favolose opere d'arte.
Il fondatore del sito di ecommerce Zozotown per abbigliamento, il più seguito in Giappone, tre anni fa ha venduto la maggioranza delle azioni della società incassando per 3,7 miliardi di dollari. Bruscolini quindi i 70 milioni già spesi per fare un giro l'anno scorso sulla stazione spaziale internazionale, via Soyuz, che dopo una "chiusura" di 10 anni ha riaperto al turisti e persino agli attori: in attesa di Tom Cruise sul set in orbita si è già esibita la russa Yulia Peresild.
Il progetto DearMoon
Il progetto DearMoon è stato presentato nel 2018 da Elon Musk e da Yusaku Maezawa e sul tabellone delle partenze c'è scritto, da allora, 2023: roba che il giapponese e i suoi fortunatissimi ospiti potrebbero "bruciare" persino gli equipaggi della Nasa del programma Artemis.
L'equipaggio sembra scelto dall'algoritmo: lo youtuber americano, Tim Dodd, il dj e produttore americano Steve Aoki, l’artista ceco Yemi Ad, il fotografo irlandese Rhiannon Adam, il fotografo britannico Karim Iliya, il regista americano Brendan Hall, l’attore indiano Dev Joshi e Choi Seung-hyun, musicista sucoreanop in arte T.O.P.
In panchina: l'americana Kaitlyn Farrington, campionessa di snowboard, e la ballerina giapponese Miyu.
Gli obbiettivo del filantropo spaziale: aumentare la consapevolezza della bellezza della Terra e della necessità di difenderla dalle attività dell'uomo che favoriscono i cambiamenti climatici.
Crew for Moon Trip Selected!!#dearMoonCrew @dearmoonprojecthttps://t.co/P0vEZ6Cibo
— Yusaku Maezawa (MZ) (@yousuckMZ) December 8, 2022
Come annunciato, il miliardario voleva portare con lui soprattutto artisti in grado di documentare e raccontare le meraviglie del viaggio. Una bella idea, anche l'astronauta Luca Parmitano ha detto che sarebbe magnifico portare nello spazio un poeta perché il nostro vocabolario non è ancora adeguato allo stupore vissuto dagli astronauti, poco più di 600 fra uomini e donne a partire da Gagarin nel 1961.
Le nazionalità dell'equipaggio coprono tuttavia quasi tutti i continenti: politically correct come nei cast dei film e anche marketing.