Morta dopo un'isterectomia, inchiesta e accuse all'ospedale Ruggi

L'ospedale Ruggi d'Aragona di Salerno
L'ospedale Ruggi d'Aragona di Salerno
Sabato 18 Febbraio 2023, 08:32 - Ultimo agg. 15:46
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È scattata l'inchiesta giudiziaria per la morte della 61enne in seguito a una isterectomia effettuata all'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona dal dottor Antonio Mollo. Dopo la denuncia dei familiari per eventuali colpe mediche, presentata ai carabinieri della compagnia di Salerno, i militari dell'Arma hanno relazionato alla magistratura salernitana che valuterà i profili della vicenda e le posizioni dei medici che hanno avuto in cura la donna: dalla sala operatoria alla gestione del decorso post operatorio nel reparto diretto da Pasquale Marino. I familiari sono certi che qualcosa non sia andata nel verso giusto, ma saranno le indagini ad accertare quanto accaduto martedì scorso.

Sulla vicenda è intervenuto il senatore di Fratelli d'Italia, Antonio Iannone, che ha intenzione di chiedere al ministro della Salute, Orazio Schillaci, di inviare ispettori perché «non si può tollerare ciò che avviene all'ospedale Ruggi di Salerno, perché le morti sono all'ordine del giorno.

Avevo già prodotto un'interrogazione per la morte del 68enne ex poliziotto giunto in ospedale e morto dopo otto ore di attesa, ed ora la morte della 61enne in ginecologia è solo l'ultimo in poco tempo. Non è possibile restare a guardare questa ecatombe, sto preparando un dossier su tutti i casa di malasanità da consegnare al ministro della salute».

Il decesso della donna segue a quello dell'ex poliziotto, avvenuto a fine gennaio, che aveva raggiunto il nosocomio salernitano con la propria auto lamentando un forte dolore localizzato alla spalla sinistra (che non era stato provocato da alcun trauma), tosse e in leggero stato confusionale. Preso in carico da un medico del triage poco dopo le 19, gli viene detto di attendere al pronto soccorso, ma viene visitato solo alle 3,30 di notte quando ad Alfonso Masito vengono effettuate delle analisi del sangue ed un elettrocardiogramma i cui esiti, a quanto pare, non erano buoni. Viene predisposta una Tac all'encefalo e, mentre viene effettuato l'esame, il 68enne muore d'infarto.

Denunciati i fatti, è scattata l'inchiesta della magistratura salernitana che dovrà sciogliere diversi nodi e rispondere ad una serie di quesiti e chiarire, ad esempio, un eventuale errore di valutazione al triage nel momento dell'arrivo in ospedale del paziente classificato come un codice verde, ma anche l'attesa di otto ore per essere visitato. E se, prima di essere sottoposto alla tac, gli esami di Alfonso Masito siano stati visti da qualcuno. A quanto pare, come raccontato dai familiari, il sangue del 68enne non coagulava bene e i valori di glicemia e azotemia erano sballati. Anche la troponina era alta e i battiti cardiaci accelerati (livelli che avrebbero potuto far pensare ad un danno al miocardio) e quindi la procura vuole capire se siano stati fatti interventi per stabilizzare la situazione clinica che, a quanto pare, non era buona. Gli stessi familiari del poliziotto in pensione (di origine siciliana, ma a Salerno ospite di un parente) hanno presentato l'esposto denunciando delle mancanze nell'assistenza dal punto di vista clinico, dopo aver trascorso una notte da incubo in compagnia del proprio caro che è poi deceduto. Ora un nuovo decesso, anche in questo caso si dovranno stabilire, oltre le eventuali responsabilità, anche le cause del decesso della paziente.

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