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A fissare l'udienza per il 6 marzo sono stati i giudici della terza Corte di Assise di Napoli, dopo la discussione delle parti civili alla presenza dei familiari della vittima: la madre Angela Donadio, il padre Sebastiano Flagiello e la sorella, Valentina Flagiello, accompagnati dalla criminologa Antonella Formicola consulente della famiglia insieme alla psicologa Annamaria Casale, che ieri non era presente. Per Perrotta la Procura di Napoli (pm Lucio Giugliano) ha chiesto 18 anni di reclusione.
Arianna aveva 33 anni quando morì: gli avvocati Coppola, Imbimbo e Cacciapuoti hanno posto l'accento sullo stato di soggezione in cui versava la giovane donna «manipolata, intimorita e vessata psicologicamente e fisicamente» dall'ex compagno.
L'avvocato Coppola ha chiesto il massimo della pena per l'imputato. Qualora si tenesse, il prossimo 6 marzo dovrebbero discutere gli avvocati Sergio Pisani e Maurizio Zuccaro, difensori di Perrotta.