«Se ha ancora un minimo di rispetto e di decenza sarebbe il momento giusto, prima che lo faccia il nipote e per rispetto del bambino, anche se il rispetto non lo hanno neanche per loro stessi, di ammettere quello che è successo, perché c'è qualcuno che sta coprendo l'altro e dentro di me penso di saperlo». Lo ha detto Simone, il papà del bimbo di 6 anni picchiato a Ventimiglia e ricoverato dal 19 dicembre scorso al Gaslini di Genova, rivolgendosi a sua madre (la nonna del piccolo) che risulta indagata assieme al compagno con l'accusa di lesioni gravissime nei confronti del nipote.
Ai microfoni de "La Vita in Diretta", il programma di Rai1 condotto da Alberto Matano, Simone racconta di aver interrotto ogni rapporto con sua madre e di non avere intenzione «di avere nessun tipo di contatto, in me sono convinto di come può essere andata la cosa ma non voglio esprimermi». Il papà del bimbo poi aggiunge: «Ryan giorno dopo giorno sta migliorando.
Durante la trasmissione interviene anche Elena, mamma del piccolo, che spiega: «Non c'è mai stato nessun problema prima, non potevo immaginare che sarebbe successa una cosa del genere, ma non ho mai creduto alla storia dell'investimento perché so come è fatto mio figlio, quello che ho sempre detto è che mio figlio non è mai scappato, soprattutto senza le scarpe, se non ha un motivo lui non scappa». Elena poi aggiunge di avere una idea su cosa sia successo «ma non ho intenzione di esprimerla. Se non lo hanno fatto fino ad ora dubito che lo facciano, a volte non ci sono parole, io do molto peso alle parole e non penso che loro le mie parole se le meritino, se hanno una coscienza sanno loro stessi cosa devono fare» conclude.