Mario Cerciello Rega, l'angelo di Portico d'Ottavia: «Sempre pronto ad aiutare tutti»

Mario Cerciello Rega, l'angelo di Portico d'Ottavia «Sempre pronto ad aiutare tutti»
Mario Cerciello Rega, l'angelo di Portico d'Ottavia «Sempre pronto ad aiutare tutti»
di Valeria Arnaldi
Domenica 28 Luglio 2019, 11:26 - Ultimo agg. 12:00
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«Un ragazzo d'oro». «Una persona speciale, sempre disponibile». «Un uomo davvero perbene». Di porta in porta, di attività in attività, così a Portico d'Ottavia ricordano Mario Cerciello Rega, il carabiniere trentacinquenne ucciso a Prati con otto coltellate. Tutti parlano dell'animo generoso, tanti sottolineano la sua emozione per le nozze, celebrate 43 giorni prima della tragedia, molti non riescono a trattenere le lacrime se ripensano a quel giovane, sempre presente, anche quando toglieva la divisa.

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«Era benvoluto qui nella zona dice Claudio Ceccarelli, nella storica trattoria al civico 21 faceva tanta assistenza. C'è una ragazza che ha un banchetto di bijou nell'area di via dei Giubbonari e porta spesso con sé il figlio piccolo. Non è facile per lei badare alle vendite e al bambino, così a volte Mario passava e le dava una mano, tenendolo per qualche ora, in modo da lasciarla lavorare tranquilla, senza la preoccupazione di tenere d'occhio il bimbo».
 

 


LA COMMOZIONE
«Ci conoscevamo da dieci anni racconta Makram, al ristorante di fronte mi ha invitato al matrimonio ma io non potevo lasciare il lavoro. Nell'ultimo messaggio che mi ha mandato, mi dice proprio che ci tiene a portarmi la bomboniera». Il messaggio vocale, gelosamente conservato nel cellulare, restituisce la voce allegra di Mario, palesemente entusiasta per il momento e con la voglia di condividere la sua gioia. «Ha festeggiato qui il compleanno della fidanzata prima di sposarla prosegue ci teneva a farle passare una serata speciale. Quando finiva di lavorare, passava per le vie della zona a vedere se c'era qualcuno che aveva bisogno d'aiuto. Era molto generoso con i senzatetto, non parlava mai di queste cose, ma io le so perché l'ho visto tante volte».
Si commuove anche Filippo, che ha un'attività in via del Portico d'Ottavia: «Era passato prima di andare in viaggio di nozze per salutarmi. Era una bravissima persona. È venuto qui pure con il suo collega a comprare un profumo come regalo per il compleanno del comandante. Appena ho saputo cosa era successo, ho chiamato per fare le condoglianze». Mario aveva una parola e un sorriso per ciascuno. Si preoccupava che tutti fossero e si sentissero al sicuro. I ricordi si susseguono tra i vari locali. «Era qui una settimana prima di partire per andarsi a sposare, nella zona non c'è persona che non parli bene di lui», commenta Alan al caffè in piazza. Qualcuno si scherma, tanti si preoccupano per la famiglia.
«Stiamo pensando a come aiutare sua moglie», assicura Makram. «Quanto è successo è davvero assurdo, mi viene da piangere al pensiero dichiara Claudia, che lavora in un esercizio in via Santa Maria del Pianto il pensiero di tutti noi va alla moglie e ai suoi genitori». Memorie e lacrime guidano il passo verso le attività di Campo de' Fiori e piazza Farnese. «Mi salutava ogni giorno dicendo: tutto okay?», afferma l'edicolante in piazza Benedetto Cairoli. Era una lunga amicizia a legare il carabiniere a Piero, al tabacchi poco distante dalla chiesa di San Carlo ai Catinari, nella stessa piazza: «Ci conoscevamo da una decina d'anni. Ogni giorno passava e chiedeva come andavano le cose, voleva essere certo che non ci fossero problemi». Poi le parole cedono il posto alle lacrime, misurando così nel più sincero dei modi l'affetto provato per Mario da tutte le persone che lo hanno incontrato.
Valeria Arnaldi
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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