Carabiniere ucciso, delitto in quattro minuti: Andrea a Trastevere prima dell'allarme al 112

Carabiniere ucciso, delitto in quattro minuti: Andrea a Trastevere prima dell'allarme al 112
di Valentina Errante e Giuseppe Scarpa
Martedì 30 Luglio 2019, 07:30
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Quattro minuti per uccidere. Finnegan Elder Lee e Christian Gabriel Hjort Natale escono alle 3,12 del 26 luglio dall'albergo di via Cesi per andare all'appuntamento in via Pietro Cossa con Sergio Brugiatelli, sperano di ottenere soldi e coca in cambio dello zaino che hanno rubato. Avviene tutto in un lampo. Alle 3,16 le telecamere li riprendono che corrono per fare ritorno in albergo. Elder ha già ucciso. Mario Cerciello Rega è stato colpito undici volte.
 
Tutto era cominciato circa due ore prima: Cerciello Rega era intervenuto insieme al collega Varriale a Trastevere tre quarti d'ora prima della chiamata di Brugiatelli che denuncia alla centrale il furto dello zaino e la richiesta di riscatto. L'uomo è già stato identificato da quattro militari fuori servizio che chiamano i due colleghi al cellulare e chiedono il loro intervento. I militari hanno assistito alla vendita di una pasticca di tachipirina spacciata per cocaina. C'è questo all'origine dello scontro tra lo stesso Brugiatelli e i due turisti che gli ruberanno lo zaino. La ricostruzione che emerge dall'ordinanza di custodia cautelare a carico dei due americani fornisce altri dettagli su quella drammatica notte e sulle persone presenti sulla piazza dello spaccio.

È la nota redatta da Varriale, in servizio da mezzanotte alle 6 insieme a Rega, a chiarire che, quella notte, lui e il collega vengono chiamati all'1,19 dal maresciallo Pasquale Sansone del comando di piazza Farnese che insieme ad altri tre militari era fuori servizio. I ragazzi americani, che si sono accorti di essere stati fregati dagli spacciatori sono appena fuggiti con lo zaino di Brugiatelli, che è stato identificato, mentre una persona ha consegnato ai militari l'involucro con la tachipirina ed è fuggito. Attraverso le diverse telecamere della zona viene ricostruita in fotogrammi quella notte. Alle 0,50 i ragazzi vengono inquadrati insieme a Brugiatelli, ritornano da via della Luce: l'uomo racconterà a verbale di averli accompagnati dal suo amico Italo, un pusher. All'1,16 Natale Hjort ed Elder Lee sono inquadrati mentre fuggono con lo zaino. Si legge nella nota di servizio di Varriale, che riferisce di essere stato chiamato all'1,19 dal maresciallo Pasquale Sansone della stazione di piazza Farnese: «Costui (il maresciallo che la notte tra giovedì e venerdì si trovava a Trastevere con altri tre colleghi fuori servizio, ndr) giustificava la richiesta del nostro intervento poiché un soggetto al quale avevano intimato di fermarsi al fine di identificarlo, si dava a repentina fuga facendo perdere le proprie tracce». Spiega l'ordinanza: «Poco tempo prima di ricevere l'incarico di effettuare l'operazione in abiti civili, alle ore 1,19, Varriale era intervenuto in piazza Mastai su ordine del maresciallo Sansone che gli riferiva di trovarsi sul posto con altri agenti per cercare un soggetto che si era sottratto all'identificazione dandosi alla fuga dopo aver consegnato ai militari un involucro di colore bianco contenente una compressa di tachipirina». La nota di Varriale continua: «Dopo l'identificazione di Brugiatelli Sergio, il maresciallo ci riferiva che il soggetto che non erano riusciti a fermare e che si era dato alla fuga, prima di dileguarsi aveva consegnato a uno dei 4 carabinieri un involucro in plastica trasparente avvolto in un fazzoletto di carta bianco». All'interno, avrebbero poi notato che c'era una compressa di Tachipirina tritata.

Sebbene tutti i protagonisti della vicenda si trovino a Piazza Mastai, Brugiatelli alle 2,03 chiama la centrale operativa per denunciare il furto dello zaino e la richiesta di riscatto da parte degli americani. Arriva una pattuglia con uomini in divisa, che viene mandata via e Cerciello Rega contattato sul suo cellulare dalla Centrale operativa del Comando riceve una nota di intervento per piazza Gioacchino Belli, a poca distanza da piazza Mastai. La segnalazione riguarda Brugiatelli che ha subito il furto dello zaino e un tentativo di estorsione. I due ragazzi intanto sono andati in albergo, è l'1,20, cambiati d'abito e indossato delle felpe. Rega e Varriale lasciano in auto Brugiatelli e si avvicinano al luogo dell'incontro. È ancora la testimonianza di Varriale, riportata nell'ordinanza a riferire quei due minuti drammatici: «Il vice brigadiere Cerciello Rega, a breve distanza da me, ingaggiava una colluttazione con l'altro giovane e ricordo di aver sentito le urla del mio collega che diceva fermati siamo carabinieri, basta». E poi, con le ultime forze prima di accasciarsi: «Mi hanno accoltellato».
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